Dietro i candelabri - Behind the candelabra

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Cari lettori,

Steven Sodenbergh torna sullo schermo, “grande” per l’Europa dove il film è stato in concorso alla 66° edizione del Festival Di Cannes ma “piccolo” per Hollywood che ha relegato la pellicola a un film TV perché considerato “troppo gay”, con una bellissima storia d’amore.

I sogni segreti di Walter Mitty

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Cari lettori,

Ben Stiller porta sullo schermo il remake di “Sogni proibiti” (1947) di Norman Z. McLeod, a sua volta tratto dal racconto del 1939 di James Thurber “The secret life of Walter Mitty”.

Blue Jasmine

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Cari lettori,

Woody Allen torna sullo schermo, dopo il quasi indecoroso “To Rome with love” (il quasi è merito dei sempre unici Alec Baldwin e Penelope Cruz) del 2012, con una pellicola dove c’è solo una grande, unica, indimenticabile protagonista: Cate Blanchett.

Don Jon

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Cari lettori,

Joseph Gordon-Levitt debutta alla regia, curando anche sceneggiatura e interpretazione, in un genere all’apparenza leggero e scontato: la commedia.

Stai lontana da me

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Cari lettori,

Alessio Maria Federici propone il remake della pellicola francese del 2011 "Per sfortuna che ci sei" (titolo originale "La chance de ma vie"), ripetendo un cliché ormai comune del cinema italiano (si pensi a "Benvenuti al sud", riadattamento nostrano del sempre francese "Giù al nord"), che sembra aver perso un’ispirazione originale.

The Prestige

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Cari lettori,

con questa pellicola Christopher Nolan (sulla base dell’omonimo romanzo di Christopher Priest) cattura lo spettatore esattamente con farebbe un bravo illusionista, distraendolo con il prestigio dal trucco che, come insegna il personaggio interpretato da Michael Caine (John Cutter), in realtà lo spettatore non vuole realmente sapere.

Captain Phillips - Attacco in mare aperto

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Cari lettori,

Paul Greengrass porta sullo schermo la storia vera di Richard Phillips, capitano della nave da carico Maersk Alabama che nel 2009 venne attaccata da quattro pirati somali in acque internazionali. Basato sull’autobiografia dello stesso Phillips, il film è adrenalinico al punto giusto e la tensione non lascia mai lo spettatore, insieme a un punto di vista che va ineluttabilmente a virare man mano che la trama prosegue.

Machete Kills

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Cari lettori,

Robert Rodriguez, come promesso alla fine di “Machete” (2010) torna con l’esageratamente divertente sequel intitolato Machete uccide, annunciando anche il 3° capitolo della trilogia: Machete uccide ancora…nello spazio.

Sole a catinelle

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Cari lettori,


Chezzo Zalone torna al cinema, ancora diretto da Gennaro Nunziante, e il suo obiettivo è sempre quello di far divertire il suo pubblico nonostante il fatto che, nella realtà di oggi sempre più vicina a quella mostrata in pellicola, ci sia ben poco di cui ridere.

La vita di Adele

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Cari lettori,


questa pellicola, acclamatissima da critica e pubblico, tanto da meritare la prestigiosa Palma d’Oro al Festival di Cannes 2013, racconta la vita della protagonista Adele e ciò che la farà cambiare per sempre: l’incontro con Emma.

Una piccola impresa meridionale

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Cari lettori,

Rocco Papaleo, alla sua seconda pellicola da regista, si alza di livello e ci offre un cinema nostrano, non scontato, che parla semplicemente di persone; di persone che agli occhi del “Paese” (non solo quello dove è ambientato il film) sono da evitare e condannare; di persone nella pura e semplice realtà della vita.

The Bling Ring

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Cari lettori,


Sofia Coppola, al suo quinto lungometraggio, riconferma una finezza di stile che ormai la contraddistingue e dipinge, in silenzio, i giovani semi di una società autocondannata a indossare solo il velo dell’apparenza.

Rush

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Cari lettori,


sono andata a vedere questo film da sola, un film dal cui titolo mi aspettavo due ore pure di motori e velocità; invece Ron Howard (regista del premiato con l’Oscar “A beautiful mind”), grazie anche alla buona sceneggiatura di Peter Morgan, racconta una storia sì adrenalinica e sportiva ma, soprattutto, umana.

Come ti spaccio la famiglia - We're the Millers

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Cari lettori,


se volete farvi delle gran belle risate senza il velo del “perbenismo sociale” andate a vedere questo film di Rawson Marshall Thurber (regista dell’altrettanto divertente “Palle al balzo – Dodgeball”) con una sempre in gamba, e ben fisicata, Jennifer Aniston ed un azzeccato Jason Sudeikis.

Il potere dei soldi - Paranoia

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Cari lettori,


Tratto dall’omonimo romanzo (il titolo in inglese è lo stesso del libro, “Paranoia”) di Joseph Finder, questo film diretto dall’australiano Robert Luketic (“Quel mostro di suocera”, “21”) è come un’app che si è scordati di aggiornare: scadente.

Il pescatore di sogni - Salmon Fishing in the Yemen

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Cari lettori,

questo film diretto da Lasse Hallstrom (regista svedese del plurinominato agli Oscar 2001 “Chocolat” e di “Hachiko”) e sceneggiato da Simon Beaufoy (“The Millionaire”) è una pellicola deliziosa, tratta dall’opera prima dello scrittore britannico Paul Torday, intitolata “Pesca al salmone nello Yemen”; nominata anche ai Golden Globe 2013 nelle categorie “Miglior film commedia o musicale”, “Miglior attore protagonista in un film commedia o musicale” a Ewan McGregor e “Miglior attrice in un film commedia o musicale” a Emily Blunt.

Cogan - Killing them softly

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Cari lettori,

per il post di rientro vacanze vi propongo la recensione di “Cogan - Killing them softly” diretto dal neozelandese Andrew Dominik (già regista del fortunato “L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford”) con Brad Pitt, Ray Liotta, James Gandolfini e Richard Jenkin.

Un cast di tutto rispetto per una pellicola liberamente ispirata al romanzo “Cogan’s trade” di George V. Higgins, presentata in concorso alla 65° edizione del Festival di Cannes.

Vacanzeeee + "La notte del giudizio"

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Cari lettori,

breve post per augurarvi buone vacanze e...ci si rivede a settembre!

Vi lascio con un suggerimento: andate a vedere, se ne avete l'occasione, "La notte del giudizio"; film interessante soprattutto per molti elementi, se pur a volte solo accennati, di "denuncia" verso una società (quella americana) che troppo spesso giustifica assurdi comportamenti con maschere di perbenismo o finta consapevolezza.
Buon carico di tensione, non sviluppo accurato dei personaggi ma finale interessante che gli da una marcia in più!
Per la regia di James DeMonaco con Ethan Hawke e Lena Headey.

Fonti: Wikipedia

Baci baci miei lettori!

Dear readers,

Here you have a small post to wish you happy summer holidays and...see you in September! 

I'll leave you with a recommendation: if you have the chance, go watch "The Purge"; an interesting movie, with many elements "denouncing" a society (the American one) that too often justifies absurd behaviors with respectable masks or fake awareness.
A nice amount of tension, not an accurate development of the characters but an interesting ending that spices it up!
As far as direction goes, James DeMonaco with Ethan Hawke and Lena Headey.

Sources: Wikipedia

Kisses to you my readers!

Traduzione a cura di: Giulia Macciò

Now you see me - I maghi del crimine

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Cari lettori,

Louis Leterrier regista, tra gli altri, de “L’incredibile Hulk” (2008) e di “Scontro tra Titani” (2010), propone un thriller “magico” con un cast che sembra promettere un nuovo “Ocean’s Eleven” (2001) del bravo Sodenbergh, a sua volta remake del film del 1960 “Colpo grosso” ma , ahimè, c’è ben poco da paragonare.

Aldilà di un confronto vero e proprio che sarebbe abbastanza fine a se stesso, “Now you see me” è una pellicola molto commerciale che si preannuncia come un grande spettacolo che invece lascia lo spettatore di fronte a una pura vendetta personale celata da quattro cavalieri palesati alla Robin Hood ma che ben poco hanno in comune con l’eroe inglese.

Il grande Lebowski - The big Lebowski

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Cari lettori,

questo film del 1998 diretto da Joel Coen ma sceneggiato anche dal fratello Ethan è un carosello di giovani degli anni ’70 che si sono trascinati ognuno  la propria croce fino ai primi anni ’90 (i tempi del primo conflitto in Iraq del buon vecchio Bush “padre”);

L'uomo d'acciaio - Man of steel

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Cari lettori,

il regista di “300”, Zack Snyder, torna al cinema con un film su uno dei supereroi più importanti e famosi di sempre: Superman o, meglio, “l’uomo d’acciaio”.

Solo Dio Perdona

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Cari lettori,

vi propongo la recensione di una pellicola che, diciamolo subito, non è per tutti.

Lo sa bene il mio amico Aurelio che mi ha accompagnata al cinema ed è rimasto un po’ scosso.

Lo ringrazio di cuore.

Ringrazio anche Winding Refn che non si è fatto trascinare, dopo il successo di “Drive”, in un nuovo film dal taglio facile e non autentico. Ha invece colpito ancora, lasciando alle spalle i pregiudizi e i canoni hollywoodiani, concentrandosi su ciò che più lo attira e non vergognandosi di mostrarlo al pubblico (dai 14 anni in su però).

La grande bellezza

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Cari lettori,

vi lascio il mio commento a caldo su questa pellicola, senza dirvi altro; spero lo condividiate, se non fosse così, significa che almeno lo avrete letto ed è questo che per me di più conta.

Il Grande Gatsby

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Cari lettori,

voglio essere breve, al contrario della pellicola, e dirvi cosa penso a riguardo dell’opera di Luhrmann: di “Grande” c’è solo DiCaprio.

L'uomo con i pugni di ferro

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Cari lettori,

per questo post vi presento l’esordio alla regia di RZA, bravissimo rapper e produttore discografico che tenta di affacciarsi al mondo di Hollywood, grazie anche all’aiuto del mitico Tarantino che sostiene la sua pellicola con il progetto “Quentin Tarantino presenta”.

Ambientata nella Cina feudale, la storia narra del fabbro Blacksmith (interpretato dallo stesso RZA) che a Jungle Village forgia armi per i vari clan criminali e lavora duramente per liberare la sua bellissima amata, Lady Silk (Jamie Chung), dal bordello in cui lavora, The Pink Blossom, diretto dalla astuta quanto affascinante Madame Blossom (Lucy Liu).

Vanilla Sky

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Cari lettori,

vi propongo la recensione di questa pellicola del 2001, diretta da Cameron Crowe e prodotta dall’attore protagonista Tom Cruise, innamorato perdutamente dell’originale del film, figlio del talentuoso regista spagnolo Alejandro Amenabar dal titolo “Apri gli occhi” (1997).

Oblivion

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Cari lettori,

vi propongo la recensione di questo attesissimo film di fantascienza, secondo figlio di un regista giovane che aveva stupito e debuttato con entusiasmo sulla scena nel 2010 con “Tron Legacy”, Joseph Kosinski.

Premetto che non amo il genere, non sono un’appassionata e quindi non posso apprezzare i riferimenti o gli elementi tecnici che un occhio esperto e allenato sa cogliere; detto questo, mi trovo costretta a darvi il mio parere, che è molto negativo.

Come un tuono - The place beyond the pines

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Cari lettori,

“Se corri come un fulmine, ti schianti come un tuono”…la frase da cui il film prende il titolo rispecchia sia il protagonista Luke il bello (Ryan Gosling), sia il regista, Derek Cianfrance; alla sua terza pellicola (la precedente è “Blue Valentine”) egli ci offre una spettacolo di quelli che lasciano il segno, che va aldilà di una semplice storia, che si costruisce piano, dolorosamente e che non mente.

Non è un paese per vecchi

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Cari lettori,

dodicesima pellicola dei fratelli Coen, tratta dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, vincitrice di ben 4 premi Oscar (Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior attore non protagonista a Javier Bardem) nel 2008.

La storia narra  una vicenda “lineare”: Texas, 1980. Llewelyn Moss (Josh Brolin) uomo giovane, ex saldatore reduce dal Vietnam, trova per caso una valigetta “piena di soldi”( ben 2 milioni di dollari) sulla scena di un regolamento di conti per una partita di droga finito male. E cosa credete che voglia fare un uomo sì onesto ma pur sempre giovane e a cui la guerra ha portato via tempo e anima in cambio di una parvenza di riconoscimento?...Se li vuole tenere, a tutti i costi.

Little Miss Sunshine

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Cari lettori,

l’esordio alla regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris è una pellicola colorata e fresca che racconta una storia semplicemente bizzarra, la storia di sei persone particolari, ognuna con un proprio sogno che insieme costituiscono uno dei nuclei più fondamentali della società e dell’essere umano: una famiglia.

Trainspotting

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Cari lettori,

“Ho scelto di non scegliere la vita, le ragioni? Non ci sono ragioni. Chi ha bisogno di ragioni quando ha l’eroina?”.

Il prologo/monologo del protagonista di questo film del 1996 diretto da Danny Boyle (regista anche di The Millionaire, 2008) e tratto dall’omonimo romanzo di Irvine Welsh appare il manifesto perfetto per denunciare una società che non comprende l’individuo ma lo traina in una catena di montaggio a ingranaggi fissi verso una fine standardizzata e inevitabile.

Gli amanti passeggeri - Los amantes pasajeros

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Cari lettori, 

con il suo ultimo film Pedro Almodovar oscilla tra un ritorno allo stile dell’inizio carriera, passando verso un genere totalmente diverso dalla sua ultima pellicola (“La pelle che abito” con Antonio Banderas) e volando verso un’ennesima conferma della sua dote di artista.

Argo

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Cari lettori,

vi propongo una “recensione flash” su un film che ha ottenuto molto successo quest’anno e che, grazie specialmente all’Oscar 2013 come “Miglior film”, è stato riproposto nelle sale cinematografiche milanesi nonostante sia già uscito in DVD.

Le regia è del bravo e, devo dire, maturo Ben Affleck che unendo competenza, capacità e un tema tanto americano, è riuscito a fare breccia sia ai Golden Globe sia agli Oscar 2013.

Il Lato positivo - Silver Linings Playbook

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Cari lettori, 

sono andata a vedere questo film l’8 Marzo, il giorno della festa delle donne con la Mamma e un’amica; lo aspettavo da tempo, ero curiosa: una pellicola nominata per numerosi premi tra cui 8 Oscar (uno assegnato alla giovanissima e brillante Jennifer Lawrence)  e presentata dai mass media come “uno dei film dell’anno”.

Gambit - Una truffa a regola d'arte

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Cari lettori,

per questo post vi propongo la recensione del film Gambit, diretto da Michael Hoffman e sceneggiato dai mitici fratelli Coen con Colin Firth, Cameron Diaz e Alan Rickman.

Sono andata a vederlo ieri sera e ne sono rimasta davvero piacevolmente sorpresa…come mio solito non voglio raccontarvi la storia ma giusto darvi qualche dritta!

La pellicola è un remake dell’omonimo Gambit del 1966 di Ronald Neame con un giovanissimo Michael Caine e una frizzante Shirley MacLaine.

Oscar 2013

Carissimi lettori, mi dedico in questo post alla notte degli Oscar 2013, tenutasi ieri, indicandovi i principali vincitori.

Sono felicissima per Quentin Tarantino che si è davvero meritato il premio alla Miglior Sceneggiatura Originale per il fantastico DJango Unchained (di cui ho scritto la recensione) e per la giovanissima , 22anni, Jennifer Lawrence che ha bissato il premio come Miglior Attrice protagonista (aveva preso lo stesso premio “Miglior attrice in un film commedia o musicale” ai Golden Globe di quest’anno) e ha iniziato splendidamente una carriera di sicuro promettente ( ricordo le sue interpretazioni oltre che nel commerciale “Hunger Games”, nel bellissimo “The burning plane” al fianco di Charlize Theron e Kim Basinger).

Meno soddisfatta invece del premio per la Miglior Regia ad Ang Lee per un film che ho trovato, personalmente, preannunciante di una morale dalla ampia portata che viene invece sfumata dall’eccessiva favola raccontata e realizzato, per la maggior parte, a computer…io amo di gran lunga i film più tradizionali.

Fiera di aver azzeccato che “Lincoln” avrebbe preso solo (a parte dei premi tecnici) il premio come Miglior attore protagonista a Daniel Day Lewis e che il musical “Les Misérables” non avrebbe riscosso il successo preannunciato (d’altronde non è figlio di Hollywood e della macchina patinata e colorata tipica dei suoi musical).

Menzione a parte va al Miglior Film Straniero di Haneke, “Amour” (da “Funny Games” ho riconosciuto la sua genialità) e al mitico “Christoph Waltz” e alla sua indimenticabile interpretazione del Dottor Schultz in “Django Unchained”…Miglior attore NON (ne siamo proprio sicuri?) protagonista.

Spero il mio post vi sia piaciuto, con affetto,

Cris

Miglior Film: “Argo” di Ben Affleck

Miglior Regia: Ang Lee per “Vita di Pi”

Miglior sceneggiatura originale: Quentin Tarantino per “Django Unchained”

Miglior sceneggiatura non originale: Chris Terrio per “Argo”

Miglior attore protagonista: Daniel Day Lewis per “Lincoln”

Miglior attrice protagonista: Jennifer Lawrence per “Il lato positivo”

Miglior attore non protagonista: Christoph Waltz per “DJango Unchained”

Miglior attrice non protagonista: Anne Hathaway per “Les Miérables”

Miglior film straniero: “Amour” di Michael Haneke

Fonti: Wikipedia

Dear readers, I decided to write this post all about the 2013 Oscars - that took place yesterday night - adding also the winners.
I’m so happy for Quentin Tarantino, he totally deserved to win the Best Original Screenplay award for the amazing DJangoUnchained (I wrote a review about it) and the young, 22-year old Jennifer Lawrence, who won the Best Actress in a Leading Role award for the 2nd time (she won the “Best Actress – Motion Picture Musical or Comedy” award at this year’s Golden Globes) and who started an amazing career that will become even better (I remember her roles in the commercial movie “Hunger Games” and the beautiful “The burning plane” with Charlize Theron and Kim Basinger).

I’m not so happy about the Best Director award to Ang Lee, for a movie that I personally found interesting in the beginning (it looked like it was going to be about morality) but that faded into a fairytale told through a computer…I actually prefer classic movies.
I’m proud that I predicted that “Lincoln” would have won only one award (apart from the technical ones): it was the Best Actor in a Leading Role for Daniel Day Lewis. And also,   “Les Misérables” wasn’t that successful – in fact, it didn’t come out of the Hollywood musical “machine”. I have to mention “Amour” by “Haneke” (i immediately noticed him in “Funny Games”) and the amazing “Christoph Waltz” and his role as Dottor Schultz in “Django Unchained”…Best Actor in a Supporting (are we sure of that?) Role.

I hope you liked this post. Love,

Cris

Best Picture: “Argo” by Ben Affleck

Best Directing: Ang Lee for “Life of Pi”

Best Original Screenplay: Quentin Tarantino for “DjangoUnchained”

Best Adapted Screenplay: Chris Terrio for “Argo”

Best Actor in a Leading Role: Daniel Day Lewis for “Lincoln”

Best Actress in a Leading Role: Jennifer Lawrence for “Silver Linings Playbook”

Best Actor in a Supporting Role: Christoph Waltz for “DJangoUnchained”

Best Actress in a Supporting Role: Anne Hathaway for “Les Misérables”

Best Foreign Language Film: “Amour” by Michael Haneke

Source: Wikipedia

Traduzione a cura di: Giulia Macciò

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Flight

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Robert Zemeckis ci offre, dopo 12 anni che mancava dalla scena con una pellicola in live action, un film drammatico e forte, profondo e vero che ci cattura con una storia tanto amara quanto toccante.

Whip Whitaker è un comandante di volo molto esperto, con una passione radicata per il volo che, forse, lo ha condotto a una vita di solitudine in cui l’unica “scelta” che trova plausibile è dedicarsi a un’amica che è sempre pronta a dissetarlo, a farlo viaggiare anche con la mente e che, discretamente, non gli fa mai domande: la bottiglia.

Lincoln

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Film biografico del 2012 diretto da Steven Spielberg  e tratto da “Team of Rivals: The Political Genius of Abraham Lincoln” di Doris Kearns Goodwin.

Una pellicola elogiata, nominata a davvero un numero elevatissimo di premi (12 nomination agli Oscar e 7 ai Golden Globe per fare un esempio) che fino ad ora ha conquistato, ad eccezione di qualche premio tecnico (miglior sceneggiatura non originale, miglior fotografia) “solo” il premio come miglior attore protagonista a Lui: Daniel Day Lewis alias Abramo Lincoln.

Il titolo del film dice tutto: Lincoln; è lui l’unico protagonista del film, è da lui che tutto è guidato e da cui tutto nasce.

DJango Unchained

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L’ottavo lungometraggio di Quentin Tarantino, uno spaghetti western in piena regola col tocco magico, unico, inimitabile tipico di questo regista con la R maiuscola.

Ho sempre un certo timore a scrivere dei film di questo regista; è uno dei miei preferiti, il mio mito personale e ho sempre paura di non riuscire a trasmettere quello che penso davvero con il testo scritto.

Detto questo, adesso cari lettori, vi dico quello che dovete sapere prima di andare a vedere questa pellicola.

Golden Globe 2013!

Carissimi lettori,

ecco un mini post su un evento importante del Cinema come i Golden Globe 2013; premiazione annuale che precede i fantomatici Oscar e che, spesso, o preannuncia i vincitori della famosa statuetta dorata o premia le pellicole che più se lo meritano ma che sono troppo poco commerciali per gli Oscar stessi…e quest’anno, come è andata? Non ho avuto occasione di vedere tutti i film che hanno vinto, alcuni perché non ancora usciti, ma ho un commento a caldo personale su quasi tutti. Qui sotto vi riporto i vincitori delle categorie più importanti con breve e spero incisivo commento a riguardo, più le locandine di ogni pellicola. A breve uscirà un terzetto anche…dovete scusarmi ma l’Università mi tiene molto impegnata…esami tremendi!

Spero questo piccolo articolo vi piaccia e vi sia utile soprattutto! Guardate i film e commentate dicendo se, secondo voi, hanno meritato il premio!

Cris

MIGLIOR FILM DRAMMATICO: “Argo” di Ben Affleck

MIGLIOR REGIA: “Argo” di Ben Affleck. Di sicuro un bel film, fatto bene, su una storia tanto vera, quanto incredibile…è il tocco troppo “americano”, che proprio tocco non è, ma anzi bello marcato, a renderlo, a mio parere, troppo scontato. Un Ben Affleck molto maturo comunque e una scelta di cast accurata.

MIGLIOR FILM COMMEDIA O MUSICALE: “Les Misèrables” di Tom Hooper. Non l’ho visto anche perché non vado pazza per il genere. Bravo senza dubbio Hugh Jackman che, anche nella vita come si può percepire dalle interviste, è una persona vera; complimenti anche a Anne Hathaway che non mi colpisce particolarmente come donna ma devo dire che è davvero capace…per me una nuova Julia Roberts.

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM DRAMMATICO: “Lincoln” a Daniel Day-Lewis. Di sicuro vedrò la pellicola, sia per l’argomento, sia per il cast…MITICO Daniel Day-Lewis, unico davvero, si merita tutti i premi possibili.

MIGLIOR ATTORE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE: “Les Misèrables” a Hugh Jackman

MIGLIOR ATTRICE IN UN FILM DRAMMATICO: “Zero Dark Thirty” a Jessica Chastain. Attrice lei molto brava secondo me; la ricordo con affetto nel bellissimo film dell’anno scorso “The Help”, interpretazione azzeccata e tanto cuore.

MIGLIOR ATTRICE IN UN FILM COMMEDIA O MUSICALE: “Il lato positivo” a Jennifer Lawrence. La commedia a mio parere è uno dei generi più difficoltosi da affrontare; “Una buona commedia” è un bel sogno per un regista; vedrò questo film e vi saprò dire. Complimenti alla Lawrence intanto che, dopo “Hunger Games” e, prima, “The burning plain”, comincia la sua ascesa…come è giusto: viva la gioventù!

MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA: “DJango Unchained” a Christoph Waltz. Non dico nulla…un attore di teatro capace di dare vita alla premiata e ci scommetto (non ho ancora visto il film) mitica, come sempre, sceneggiatura di Tarantino.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA: “Les Misèrable” a Anne Hathaway

MIGLIOR SCENEGGIATURA: “DJango Unchained” a Quentin Tarantino. The best.

MIGLIOR FILM STRANIERO: “Amour” di Michael Haneke. Di lui anche “Funny Games”…un regista importante che va apprezzato con intelligenza e molta attenzione.

Dear readers,

here's a short post about an important movie event: the 2013 Golden Globes. They come every year before the Oscars and often preannounce the actors or movies that will get the golden awards; or just those that are not commercial enough for the Oscars. But what about this year's winners? I haven't watched all the movies that won, mainly because they're not out yet. But I have something to say about each one of them.

Down here, you'll find the winners for the most relevant categories and a short - and I hope significant as well - comment about them; and the posters as well. You'll be soon able to read about a new trio...I'm sorry but finals are killing me this year!

I hope you like this post and find it helpful! Watch the movies and comment telling me if they're worth the award!

Cris

PICTURE, DRAMA: “Argo”, by Ben Affleck

DIRECTOR: Ben Affleck, for "Argo". A really good and well-done movie, with an amazing and realistic story. It's a bit too "Americanized" for what I like, this "touch" makes it too obvious. Anyway, Ben Affleck was really mature and chose a great cast.

PICTURE, MUSICAL OR COMEDY: “Les Misèrables”, by Tom Hooper. I haven't watched it because I don't really like musicals. Hugh Jackman was really good, and he's also a nice guy in real life as well - as you can see from the interviews. Props to Anne Hathaway: I'm not that impressed with her as a woman, but I think she's really talented...the new Julia Roberts.

ACTOR, DRAMA: Daniel Day-Lewis, for "Lincoln". I'm gonna watch this movie for sure, both for the subject and the cast...an AWESOME Daniel Day-Lewis, he's so great he deserves every award on this earth.

ACTOR, MUSICAL OR COMEDY: Hugh Jackman, for "Les Misèrables".

ACTRESS, DRAMA: Jessica Chastain, for “Zero Dark Thirty”. I think she's a great actress, and I remember her from last year's movie “The Help”. Great acting and lots of emotions.

ACTRESS, MUSICAL OR COMEDY: Jennifer Lawrence, for "Silver Linings Playbook". In my opinion, comedy is one of the hardest genres ever; "a good comedy" is every director's dream, so I'm gonna watch this movie and then tell you what I think about it. Congratulations to Lawrence that, after the “Hunger Games” and “The burning plain”, is starting her rise...and it's all good: go young people!

SUPPORTING ACTOR: Christoph Waltz, for "DJango Unchained". I don't wanna sat anything about it..a theatre actor that was able to give justice to the awarded and (even if I've not watched the movie yet) amazing screenplay by Tarantino.

SUPPORTING ACTRESS: Anne Hathaway, for "Les Misèrables".

SCREENPLAY: Quentin Tarantino, for "DJango Unchained". The best.

FOREIGN LANGUAGE: “Amour”, by Michael Haneke. We know him from “Funny Games”…an important director that deserves to be appreciated, with intelligence and attention.

Traduzione a cura di: Giulia Macciò

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