domenica 7 aprile 2013

Little Miss Sunshine

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Cari lettori,


l’esordio alla regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris è una pellicola colorata e fresca che racconta una storia semplicemente bizzarra, la storia di sei persone particolari, ognuna con un proprio sogno che insieme costituiscono uno dei nuclei più fondamentali della società e dell’essere umano: una famiglia.
La piccola Olive (interpretata da Abigail Breslin, nominata agli Oscar 2007 come Migliore attrice non protagonista) è una bimba di 7 anni, molto legata alla sua famiglia e in particolare al nonno (eccentrico anziano che sniffa eroina e rimpiange di non aver copulato di più da giovane, interpretato da Alan Arkin, vincitore del premio Oscar 2007 come Miglior attore non protagonista) che coltiva il sogno di vincere il concorso di bellezza “Little Miss Sunshine” (tradotto in italiano “Piccola Miss California”); per raggiungere il suo obiettivo si allena tutti i giorni col nonno alla preparazione di un numero di “danza”. I suoi genitori sono Richard (Greg Kinnear) convinto “vincente” che ha creato un “programma in 9 passi per raggiungere il successo” e la madre Sheryl (una mitica Toni Collette, nominata ai Golden Globe 2007 come Miglior attrice in un film commedia o musicale) donna forte e affettuosa al secondo matrimonio che si ritrova a ospitare in casa il fratello Frank (Steve Carell) gay e studioso di Proust, fresco di un tentato suicido. A completare il quadro troviamo il primo figlio di Sheryl, Dwyane (Paul Dano), quindicenne appassionato di Nietzsche che odia tutti e che ha fatto voto di silenzio fino al raggiungimento del suo obiettivo: entrare all’accademia aeronautica.
Presto tutti si ritroveranno a viaggiare su uno scassato quanto colorato pullmino a cambio manuale (anzi a “spinta” possiamo dire!) firmato Volkswagen; destinazione: California, concorso di bellezza “Little Miss Sunshine”.
Opera prima “on the road” perfetta quanto deliziosa che dipinge con pennellate di giallo e tocchi di rosso il viaggio dei sei protagonisti verso la scoperta di qualcosa che non è patinato, auto abbronzato o luccicante e finto come le bambine, il presentatore e l’entourage del concorso di bellezza “Little Miss Sunshine” ma, al contrario, è pulito e divertente, felice e sereno, sfacciato e puro: la scoperta di se stessi.
Ogni personaggio impara qualcosa di sé, lo accetta e va avanti perché, come dice Dwyane in una scena a zio Frank, “la vita è tutta un fottuto concorso di bellezza dopo l’altro: il liceo, l’università poi il lavoro…vaffanculo! (…) fa quello che ami e vaffanculo il resto!”.
La cosa più bella di questo viaggio, la morale del film se vogliamo definirla così, è che la famiglia, qualunque cosa decidi di fare, è lì per sostenerti; così Richard, Frank, Sheryl, Dwyane e nonno Edwin prima di tutti, incoraggiano e ballano con la piccola Olive durante il suo spettacolo di striptease finale che è anche un gran bello schiaffo all’oscenità patinata dei concorsi di bellezza per bambine che rappresentano, forse, una delle facce peggiori dell’esibizionismo umano.

Complimenti ai registi per questo film…una mitica opera prima ricca di entusiasmo, amore, talento e passione.
4 stelle meritate!

Spero  la mia recensione vi sia piaciuta, con affetto,

Cris

P.S. in una scena vediamo il mitico Bryan Cranston che ha interpretato il padre di Malcom nell’omonima serie tv!

Fonti: Wikipedia, MyMovies

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Dear readers,

the first movie directed by Jonathan Dayton and Valerie Faris is a colorful and fresh one all about a bizarre story: six unique people - each one of them having a dream - that all together make one of the most important core group of society: a family.
The young Olive (played by Abigail Breslin, nominated at the 2007 Oscars for Best Actress in a Supporting Role) is a 7-year old girl, really close to her family, especially to her granddad (an eccentric old man who inhales heroin and regret not having slept with women more when he was younger, played by Alan Arkin, winner of the Best Actor in a Supporting Role Oscar in 2007), who dreams of winning the “Little Miss Sunshine” beauty pageant. To achieve her goal, she practices her “dancing” performance every day with her granddad. Her parents are Richard (Greg Kinnear), a committed “winner” who created a “9 steps” motivational program, and Sheryl (a great Toni Collette, nominated at the 2007 Golden Globes for Best Actress in a Comedy or Musical), a strong and tender woman at her second wedding, who has to host her brother Frank (Steve Carell), a gay Proust researcher, who has recently tried to commit suicide. To complete the picture, we have Sheryl’s first child, Dwyane (Paul Dano), a 15-year old boy who loves Nietzsche, but who hates everyone else and had decided not to talk to anybody until he reaches his goal: being accepted into the Air Force Academy.
All of them will soon have to travel on a Volkswagen colorful but rickety little bus with a manual transmission (that they will actually have to push to get it going!) all the way to: California, “Little Miss Sunshine” beauty pageant.
A “on the road” debut movie, perfect and sweet, who portraits with touches of yellow and red the journey of six people, on the way to something that’s not glossy, fake-tanned or sparkly and fake like the little pageants, the anchor and the Little Miss Sunshine’s beauty entourage; but something clean, fun, happy and calm, bright and pure: self-discovery.
Each character finds out something about himself, that accepts to go on, because, as Dwyane says to uncle Frank, “Life is one fucking beauty contest after another: school, then college, then work…Fuck that! (…) You do what you love, and fuck the rest!”. The most beautiful thing about this trip, the moral of the movie – if we can call it like that – is that your family, whatever you decide to do, is there for you. Like Richard, Frank, Sheryl, Dwyane and granddad Edwin support little Olive and dance with her during her final striptease exhibition, which is also a nice slap to the sugar-coated obscenity of beauty pageants, who are probably one of the worst sides of human exhibitionism.

Congratulations to the directors for this movie...an amazing debut full of enthusiasm, talent and passion.
They deserve 4 stars!

I hope you liked my review. Love,

Cris

P.S. in one of the scenes you can see the amazing Bryan Cranston who played Malcom’s dad in the homonymous tv series!

Sources: Wikipedia, MyMovies

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Traduzione a cura di: Giulia Macciò

Locandina - Image from Google Images




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