Image from Google Images |
Cari lettori,
l’esordio alla
regia di Jonathan Dayton e Valerie Faris è una pellicola colorata e fresca che
racconta una storia semplicemente bizzarra, la storia di sei persone
particolari, ognuna con un proprio sogno che insieme costituiscono uno dei
nuclei più fondamentali della società e dell’essere umano: una famiglia.
La piccola Olive (interpretata da Abigail Breslin, nominata agli Oscar 2007 come Migliore attrice non protagonista) è una bimba di 7 anni, molto
legata alla sua famiglia e in particolare al nonno (eccentrico anziano che
sniffa eroina e rimpiange di non aver copulato di più da giovane, interpretato
da Alan Arkin, vincitore del premio Oscar
2007 come Miglior attore non protagonista) che coltiva il sogno di vincere il concorso di bellezza “Little Miss Sunshine” (tradotto in
italiano “Piccola Miss California”);
per raggiungere il suo obiettivo si allena tutti i giorni col nonno alla
preparazione di un numero di “danza”. I suoi genitori sono Richard (Greg Kinnear)
convinto “vincente” che ha creato un “programma in 9 passi per raggiungere il
successo” e la madre Sheryl (una
mitica Toni Collette, nominata ai Golden Globe 2007 come Miglior
attrice in un film commedia o musicale) donna forte e affettuosa al secondo
matrimonio che si ritrova a ospitare in casa il fratello Frank (Steve Carell) gay
e studioso di Proust, fresco di un tentato suicido. A completare il quadro
troviamo il primo figlio di Sheryl, Dwyane
(Paul Dano), quindicenne
appassionato di Nietzsche che odia tutti e che ha fatto voto di silenzio fino
al raggiungimento del suo obiettivo: entrare all’accademia aeronautica.
Presto tutti si
ritroveranno a viaggiare su uno scassato quanto colorato pullmino a cambio manuale (anzi a “spinta” possiamo dire!) firmato Volkswagen; destinazione: California,
concorso di bellezza “Little Miss Sunshine”.
Opera prima “on the road” perfetta quanto deliziosa che dipinge
con pennellate di giallo e tocchi di rosso il viaggio dei sei protagonisti
verso la scoperta di qualcosa che non è patinato, auto abbronzato o luccicante
e finto come le bambine, il presentatore e l’entourage del concorso di bellezza
“Little Miss Sunshine” ma, al contrario, è pulito e divertente, felice e
sereno, sfacciato e puro: la scoperta di se stessi.
Ogni personaggio
impara qualcosa di sé, lo accetta e va avanti perché, come dice Dwyane in una
scena a zio Frank, “la vita è tutta un
fottuto concorso di bellezza dopo l’altro: il liceo, l’università poi il
lavoro…vaffanculo! (…) fa quello che ami e vaffanculo il resto!”.
La cosa più
bella di questo viaggio, la morale del film se vogliamo definirla così, è che
la famiglia, qualunque cosa decidi di fare, è lì per sostenerti; così Richard,
Frank, Sheryl, Dwyane e nonno Edwin prima di tutti, incoraggiano e ballano con
la piccola Olive durante il suo spettacolo di striptease finale che è anche un
gran bello schiaffo all’oscenità patinata dei concorsi di bellezza per bambine
che rappresentano, forse, una delle facce peggiori dell’esibizionismo umano.
Complimenti ai
registi per questo film…una mitica opera prima ricca di entusiasmo, amore,
talento e passione.
4 stelle meritate!
Spero la mia recensione vi sia piaciuta, con
affetto,
Cris
P.S. in una
scena vediamo il mitico Bryan Cranston
che ha interpretato il padre di Malcom nell’omonima
serie tv!
Fonti: Wikipedia, MyMovies
Se volete,
potete iscrivervi come lettori fissi al mio blog accedendo con un account
Google nel riquadro in alto a destra! Grazie!
Dear readers,
the first movie directed by Jonathan Dayton and Valerie Faris is a
colorful and fresh one all about a bizarre story: six unique people - each one
of them having a dream - that all together make one of the most important core
group of society: a family.
The young Olive
(played by Abigail Breslin,
nominated at the 2007 Oscars for Best Actress in a Supporting Role) is a 7-year old girl, really
close to her family, especially to her granddad (an eccentric old man who
inhales heroin and regret not having slept with women more when he was younger,
played by Alan Arkin, winner of the Best Actor in a Supporting Role Oscar
in 2007), who dreams of winning
the “Little Miss Sunshine” beauty
pageant. To achieve her
goal, she practices her “dancing” performance every day with her granddad. Her
parents are Richard (Greg Kinnear), a committed “winner” who
created a “9 steps” motivational program, and Sheryl (a great Toni
Collette, nominated at the 2007 Golden Globes for Best
Actress in a Comedy or Musical), a strong and tender woman at her second
wedding, who has to host her brother Frank
(Steve Carell), a gay Proust
researcher, who has recently tried to commit suicide. To complete the picture,
we have Sheryl’s first child, Dwyane
(Paul Dano), a 15-year old boy who
loves Nietzsche, but who hates everyone else and had decided not to talk to
anybody until he reaches his goal: being accepted into the Air Force Academy.
All of them will soon have to travel on a Volkswagen colorful but rickety little
bus with a manual transmission (that they will actually have to push to get it
going!) all the way to: California, “Little Miss Sunshine” beauty pageant.
A “on the road” debut
movie, perfect and sweet, who portraits with touches of yellow and red the
journey of six people, on the way to something that’s not glossy, fake-tanned
or sparkly and fake like the little pageants, the anchor and the Little Miss
Sunshine’s beauty entourage; but something clean, fun, happy and calm, bright
and pure: self-discovery.
Each character finds out something about himself, that
accepts to go on, because, as Dwyane says to uncle Frank, “Life is one fucking beauty contest after another: school, then
college, then work…Fuck that! (…) You do what you love, and fuck the rest!”.
The most beautiful thing about this trip, the moral of the movie – if we can
call it like that – is that your family, whatever you decide to do, is there
for you. Like Richard, Frank, Sheryl, Dwyane and granddad Edwin support little
Olive and dance with her during her final striptease exhibition, which is also
a nice slap to the sugar-coated obscenity of beauty pageants, who are probably
one of the worst sides of human exhibitionism.
Congratulations to the directors for this movie...an
amazing debut full of enthusiasm, talent and passion.
They deserve 4 stars!
I hope you liked
my review. Love,
Cris
P.S. in one of the scenes you can see the amazing Bryan Cranston who played Malcom’s dad in the homonymous tv
series!
Sources: Wikipedia,
MyMovies
If you want, you can subscribe to my blog with your
Google account. Click on the box on the upper right of the page! Thanks!
Traduzione a cura di: Giulia Macciò
Locandina - Image from Google Images |
brava!
RispondiElimina