sabato 16 novembre 2013

The Prestige

Locandina - Image from Google Images

Cari lettori,

con questa pellicola Christopher Nolan (sulla base dell’omonimo romanzo di Christopher Priest) cattura lo spettatore esattamente con farebbe un bravo illusionista, distraendolo con il prestigio dal trucco che, come insegna il personaggio interpretato da Michael Caine (John Cutter), in realtà lo spettatore non vuole realmente sapere.
La storia racconta la rivalità tra due giovani prestigiatori: Alfred (Christian Bale) e Robert (Hugh Jackman), apprendisti presso il grande illusionista John Cutter. Una rivalità prima sana, nata dalla diversa indole dei due (quella di Alfred entusiasta e coraggiosa, quella di Robert riflessiva e restia), poi tramutata in ossessione da un Robert non in grado di accettare la vera essenza dell’arte dell’illusione: la semplicità.
Il film, pur se con un inizio un po’ confuso e frenetico, è un puro spettacolo che si presenta per intero proprio all’inizio, quando lo spettatore ancora non sta osservando realmente, quando la sua attenzione è rapita da qualcosa di davvero poco importante.
La presentazione di John Cutter delle tre fasi di un numero di prestigio è il simbolo e la soluzione della storia tra Alfred, l’unico e vero illusionista, e Robert, ossessionato dal segreto di Alfred. Segreto mostrato apertamente allo spettatore con la scena del bambino che, assistendo al numero di prestigio dell’uccellino che viene prima fatto sparire e poi riapparire da Alfred, gli chiede: “Dov’è il suo fratellino?”.
Prima che la storia di due uomini, la storia di un’arte, quella dell’illusione che, come il Cinema, appare agli occhi dello spettatore come magica.

3 stelle ½ per questo film.

Spero la mia recensione vi sia piaciuta.

Al prossimo post,

Cris

Fonti: Wikipedia

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Dear readers,

with this film Christopher Nolan (on the basis of Christopher Priest’s homonymous novel) catches the viewer exactly as a good illusionist would do, throwing  him off with the prestige  by the trick that, as the character performed by Michael Cane (John Cutter) teaches, the viewer does not really want to know. The story is about the rivalry between two young illusionists: Alfred (Christian Bale) and Robert (Hugh Jackman), trainees by the great illusionist John Cutter. At first this was a good rivalry, arise from the different nature of the two men ( Alfred is passionate and courageous, Robert is reflective and reluctant ), then turned into an obsession due to Robert who is not able to accept the real essence of art and illusion: simplicity. The film, even if it has got a confuse and chaotic beginning, is a real show that introduce itself entirely exactly at the beginning, when the viewer is not really watching yet and his attention is caught by something that is not so important. John Cutter’s introduction of the three phases of a prestige number is the symbol and the solution of the story between Alfred, the real and only illusionist, and Robert, obsessed by Alfred’s secret. Secret frankly shown to the spectator with the child’s scene who, supporting the number of the small bird that Alfred first made disappear and then appear again, asks him: “Where is its little brother?”. Before  being the story of two men it is the story of an art, the story of an illusion that, as Cinema does, seems to be magic to the viewer’s eyes.

3 stars and a half for this film.

I hope you liked my review.

See you in the next post,

Cris

Sources: Wikipedia

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Traduzione a cura di: Sara Segalini


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