sabato 13 aprile 2013

Non è un paese per vecchi

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Cari lettori,

dodicesima pellicola dei fratelli Coen, tratta dall’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, vincitrice di ben 4 premi Oscar (Miglior film, Miglior regia, Miglior sceneggiatura non originale, Miglior attore non protagonista a Javier Bardem) nel 2008.
La storia narra  una vicenda “lineare”: Texas, 1980. Llewelyn Moss (Josh Brolin) uomo giovane, ex saldatore reduce dal Vietnam, trova per caso una valigetta “piena di soldi”( ben 2 milioni di dollari) sulla scena di un regolamento di conti per una partita di droga finito male. E cosa credete che voglia fare un uomo sì onesto ma pur sempre giovane e a cui la guerra ha portato via tempo e anima in cambio di una parvenza di riconoscimento?...Se li vuole tenere, a tutti i costi.
Ha inizio così una caccia all’uomo in cui il cacciatore per eccellenza è Anton Chigurh (Javier Bardem), un killer follemente preciso che persegue il suo scopo con una lungimiranza dettata da un personale codice di condotta.
Ma il vero protagonista del film è l’uomo che sentiamo parlare all’inizio, lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones), ormai vecchio e prossimo a una pensione voluta perché non più in grado di comprendere l’onda di violenza che ha invaso il paese e che, teme, possa prendere anche la sua anima; da qui il titolo della pellicola.
Tre uomini, tre personalità, tre vite, tre scopi diversi: ognuno di essi vuole qualcosa, ha un preciso risultato da raggiungere e, ahimè, neanche uno ci riesce; ogni personaggio viene “smascherato” in un modo più o meno difficile, violento o nostalgico. Llewelyn viene sorpreso da chi meno si aspettava, Chigurh viene “chiamato a scegliere” e non può più contare sulla moneta, sul gioco “testa o croce”, deve affrontare la realtà della sua pazzia, deve ammettere a se stesso che è lui a decidere e non il suo personale “codice morale”; allo sceriffo è  infine rivelata la triste verità: “Quello che provi tu non è una novità. Questo paese è duro con la gente. Non puoi fermare quello che sta arrivando, non dipende tutto da te. E’ semplice vanità”.
Aldilà di ogni giudizio morale o di ogni qualsivoglia riflessione sociale, la pellicola dei fratelli Coen è un piacere per gli occhi; pur nella violenza delle scene appare pulita e leggera, nulla sfugge al caso; i colori accompagnano le sensazioni e gli attori, con un’ottima recitazione senza dubbio sorretta da una regia di qualità e passione, completano quest’opera di cinematografia moderna. 4 stelle!

Mi permetto di concludere con un’ironica e decontestualizzata (rispetto alla pellicola) frase: “magari anche il nostro non fosse un paese per vecchi”…largo ai giovani, a chi ha talento e passione, soprattutto nel mondo creativo, in primis il mio adorato Cinema!

Spero la mia recensione vi sia piaciuta, è stata un po’ difficoltosa da scrivere!

Con affetto e alla prossima,

Cris

Fonti: Wikipedia, MyMovies

Dear readers,

the Coen brothers' 12th movie, inspired from the homonymous novel by Cormac McCarthy, winner of 4 Oscars (Best Movie, Best Director, Best Adapted Screenplay, Best Actor in a Supporting Role for Javier Bardem) in 2008.
The movie is about a "straightforward" story: Texas, 1980. Llewelyn Moss (Josh Brolin), a young man, former Vietnam veteran welder, finds by accident a case full of money (2 million dollars) on the scene of a drugs-related showdown. And what do you think a man - that is honest but young and that has lot time and his soul because of war - wants to do? He's going to keep it, no matter what.
So a manhunt begins: the hunter is Anton Chigurh (Javier Bardem), a really precise killer who pursues his aim with a vision that's dictated by his own code of conduct.
But the actual protagonist is the man that is speaking at the beginning, the sheriff Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones), now old and retired because he is not able to fight violence anymore; he's also afraid that all of this can get his soul too - hence why the movie title.
Three men, three personalities, three lives, three different aims: each one of them wants something, has a precise goal to achieve but neither one of them is able to do so. Each character gets "unmasked" more or less easily, violently or nostalgicly. Llewelyn gets caught by surprise, Chigurh has to "choose" and his money cannot help him anymore, he has to face his craziness and admit he's the only one who can choose, not his moral code; while the sheriff finds out the sad truth: “What you are feeling is nothing new. This country is tough with people. You cannot stop what's coming, it doesn't depend on you. It's just vanity".
Besides from moral judgments or social thoughts about it, this Coen brothers' movie is a pleasure for the eyes. Even the violent scenes look clean and light, nothing is there by accident. The colors match the feelings and the great actors, all mixed with a high-quality and passionate director. 4 stars!

I want to end with and ironic and decontextualized quote: "Oh how I wish our country had no place for old men too"...let the youngs come along, those who have talent and passion, especially in the artistic world: cinema, first of all!

I hope you liked my review, it was a little bit hard to do it!

See you in the next one. Love,

Cris

Sources: Wikipedia, MyMovies

Traduzione a cura di: Giulia Macciò



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