sabato 21 settembre 2013

Il potere dei soldi - Paranoia

Locandina - Image from Google Images

Cari lettori,


Tratto dall’omonimo romanzo (il titolo in inglese è lo stesso del libro, “Paranoia”) di Joseph Finder, questo film diretto dall’australiano Robert Luketic (“Quel mostro di suocera”, “21”) è come un’app che si è scordati di aggiornare: scadente.

Adam Cassidy (Liam Hemsworth) è un 27enne che lavora per una grande compagnia telefonica: è in gamba, bello, orfano di madre e con un genitore malato che deve riuscire a mantenere da solo; cerca l’occasione per cambiare vita, per prendersi quella parte di benessere che giustamente pensa di meritare in una società che ormai ha cambiato la vecchia regola del “impegnati e sarai ripagato”. Presto l’occasione che cerca gli sarà offerta dal suo capo (Gary Oldman…ci si chiede perché abbia accettato una parte rifiutata dal grande Kevin Spacey) e il ragazzo si ritroverà pedina in un sistema di spionaggio industriale la cui vittima apparente è il magnate Jock Goddard (Harrison Ford).
Il romanzo da cui il film è tratto è del 2004 e nove anni fanno la differenza: il tema non è nuovo, lo slogan del “siamo tutti sotto controllo”, “la privacy è un mito” non fa più impressione come una volta, ora che noi stessi condividiamo in rete quasi ogni nostra azione quotidiana (chi più, chi meno).
Tanto più il cliché del poverello che si rende conto che “non è tutto oro quel che luccica” è ormai una menzogna da gettare in mare; non manca neanche la figura della ragazza figlia di papà che, prima fa la snob (ma si porta subito a letto il ragazzino di periferia) e poi si innamora e piagnucola pure (Amber Heard).
Insomma, il film parte anche da un’idea interessante, ha un’evoluzione accettabile con qualche momento di suspense e qualcuno divertente ma non c’è costruzione di personaggi (specialmente dei due magnati interpretati da Ford e Oldman) per un cast che farebbe presumere tutto il contrario…forse perché la sceneggiatura è frutto di due diverse mani che hanno lavorato al progetto separatamente?


2 stelle per questo film!


Spero la mia recensione vi sia piaciuta, vostra,


Cris


Fonti: Wikipedia



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Dear readers, 

Taken from the homonimous novel by Joseph Finder, this movie - directed by the Aussie Robert Luketic (“Monster-in-Law", “21”) - is like an app we forgot to upgrade: mediocre. Adam Cassidy (Liam Hemsworth) is a 27 year old who works for a big telephone company: he's very capable, handsome, motherless and has to sustain his ill father all by himself. He's looking for the right chance to change his life, to finally get that wealth he thinks he deserves in a society that has changed the old rule "Work hard and you'll be rewarded". He soon gets the chance he was looking for thanks to his boss (Gary Oldman…I wonder why he accepted a role that Kevin Spacey had rejected), and Adam will become the pawn of an industrial espionage system, whose illusory victim seems to be the tycoon Jock Goddard (Harrison Ford). The novel that inspired the movie is from 2004, and nine year make the difference: the subject is not new anymore, the slogans "we are all under control", "privacy is a legend" are not that impressive anymore; now we all purposely share on the Internet everything we do (more or less). And also, the cliché of the poor boy who realizes that "not all that glitters is gold" is now a lie we need to get rid of. There's also the role of the daddy's girl, who first acts snobbish (but immediately ends up sleeping with the outskirts guy), but then falls in love and whines, as well (Amber Heard). I mean, the movie has an interesting idea after all, an acceptable development with some fun and cliff-hanger moments...but the characters are flat (especially the tycoons played by Ford and Oldman), even if the cast would make you think the opposite thing...maybe because the screeenplay has been written by two different people in different moments?

2 stars for this movie!

I hope you liked this review. Love, 

Cris

Sources: Wikipedia

Traduzione a cura di: Giulia Macciò

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