mercoledì 27 febbraio 2013

Gambit - Una truffa a regola d'arte

Image from Google Images

Cari lettori,

per questo post vi propongo la recensione del film Gambit, diretto da Michael Hoffman e sceneggiato dai mitici fratelli Coen con Colin Firth, Cameron Diaz e Alan Rickman.
Sono andata a vederlo ieri sera e ne sono rimasta davvero piacevolmente sorpresa…come mio solito non voglio raccontarvi la storia ma giusto darvi qualche dritta!
La pellicola è un remake dell’omonimo Gambit del 1966 di Ronald Neame con un giovanissimo Michael Caine e una frizzante Shirley MacLaine.
Il protagonista è Harry Deane, un esperto d’arte che lavora per un uomo tanto ricco quanto spregiudicatamente idiota, Mr. Lionel Shahbandar, a cui vuole rifilare una truffa coi fiocchi o, per meglio dire, a regola d’arte; nell’impresa si farà aiutare da un falsario, suo  unico braccio destro e voce narrante del film e si avvarrà della collaborazione di una spennatrice di polli texana appassionata ed esperta di team roping (catturare un vitello con il lazo nei Rodei), PJ Puznowski.
La trama è interessante, specialmente per chi non ha visto la pellicola originale, la sceneggiatura è qualità garantita Coen e gli attori sono azzeccati; nel film solo due personaggi recitano, gli altri sono esattamente come appaiono; è anche per questo, forse, che il film scivola via con leggerezza e ilarità, tra scene assolutamente comiche e un finale che cattura lo spettatore non attento come un vitello durante una delle gare dei Rodei sopra citate. A questo proposito vi informo che il Gambit è una mossa degli scacchi che consiste nel concedere con una mossa sbagliata un vantaggio sul breve termine all’avversario per poi prevaricare successivamente.
Guardando questa pellicola mi è sovvenuto subito alla mente la serie dei film “La Pantera Rosa” di Blake Edwards, un piccolo ma prezioso riferimento a “Gli uomini preferiscono le bionde” di Howard Hawks quando PJ Puznowski dice: “Stragrazie!” (è una delle battute più ripetute da Lorelei Lee, sciocca ma buona amica, interpretata dalla mitica Marilyn Monroe) e, ma forse è solo frutto della mia cinefilia, un ricordo del protagonista cattivo del film Small Soldiers, Chip Hazard, qui in versione però umana.
Apprezzo molto la scelta del cast di Hoffman, oltre che per i tre protagonisti citati, anche per il bravissimo Stanley Tucci, nei panni di un incapace “esperto d’arte” tedesco e per Julian Rhind-Tutt, attore semisconosciuto che ricordo, però, in un episodio della serie tv “Poirot”, di cui sono fervente seguace e nel film “Notting Hill”.
Una volta ogni tanto, sentiamo il bisogno di lasciare da parte l’impegno e di dedicarci a una buona ora e mezza di risate; Gambit è la risposta: una pellicola deliziosa a cui, grazie a un mix di ingredienti ma soprattutto alla ciliegina della sceneggiatura “ingannatrice” e fantastica dei fratelli Coen, do un bella votazione di 4 stelle, sbilanciandomi rispetto ai miei rigidi canoni di severità!

Spero il mio post vi sia piaciuto e che andiate a vedere il film!

Alla prossima recensione, con affetto,

Cris

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Fonti: Wikipedia

Dear readers,

in this post I’d like to review Gambit, a movie directed by Michael Hoffman and scripted by the Coen brothers with Colin Firth, Cameron Diaz and Alan Rickman.
I went out to see it last night and I was pleasantly surprised...as usual I’m not gonna tell you all about it, I just want to say a couple of things!
The movie is a remake of the homonymous 1966 Gambit by Ronald Neame, with a young Michael Caine and a bubbly Shirley MacLaine.
The protagonist is Harry Deane, an art expert that works for a rich but idiot man, Mr. Lionel Shahbandar, the main target of his whom swindle. He will be helped by a forger – his only right-hand man and narrator of the movie – and a Texan woman, PJ Puznowski, a team roping expert. The plot is interesting, especially if you didn’t see the original movie. With the Coen brothers, the screenplay is always a high-quality one, and the actors are great. In this movie, just two out of the actors actually act, the others are exactly how they seem to be; maybe that’s why the movie is light and funny and has an ending that will catch you like people do in Rodeos. A little side note: Gambit is a chess move that consists in making a wrong move on purpose, to give the opponent a short advantage and then overriding him.
While I was watching the movie, I immediately thought of the movie series “The Pink Panther” by Blake Edwards, a small but meaningful quote from “Gentlemen Prefer Blondes” by Howard Hawks when PJ Puznowski says: “Thank you ever so!” (this is one of the most said lines by Lorelei Lee, a silly but good friend, played by the amazing Marilyn Monroe) and – but maybe it’s just me – a memory of the bad protagonist of Small Soldiers, Chip Hazard (but here he’s human).
I really appreciate the cast Hoffman has chosen; besides from the protagonists, I really like the amazing Stanley Tucci, who plays a German incompetent “art expert”and Julian Rhind-Tutt, a not well-known actor that I remember in one of the episodes of the tv series “Poirot” – which I absolutely adore – and in the movie “Notting Hill”.
Once in a while, we feel like leaving the world aside and have fun for a couple hours; Gambit is exactly what you need: a cute movie that, thanks to a mix of different ingredients and the amazing screenplay of the Coen brothers, deserves a 4 out of 5 stars – this time I’m being a little bit more generous!

I hope you liked this post and that you’ll watch the movie!

See you in the next post. Love,

Cris

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Source: Wikipedia

Traduzione a cura di: Giulia Macciò



2 commenti:

  1. grazie per la interpretazione del titolo che proprio non mi spiegavo!!

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  2. Grazie a te per aver letto l'articolo!!! Un bacio!

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