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Robert Zemeckis ci offre, dopo 12 anni
che mancava dalla scena con una pellicola
in live action, un film drammatico
e forte, profondo e vero che ci cattura con una storia tanto amara quanto
toccante.
Whip Whitaker è un comandante di volo molto esperto, con
una passione radicata per il volo che, forse, lo ha condotto a una vita di
solitudine in cui l’unica “scelta” che trova plausibile è dedicarsi a un’amica
che è sempre pronta a dissetarlo, a farlo viaggiare anche con la mente e che,
discretamente, non gli fa mai domande: la bottiglia.
Un
giorno, dopo una notte di eccessi con la
collega Katerina Marquez, il comandante si prepara per una normalissima tratta Orlando-Atlanta; a un certo
punto, un guasto meccanico lo costringe a una manovra azzardata
ma perfetta che gli permette di fare un atterraggio di fortuna in un campo,
salvando la vita a quasi tutti i passeggeri dell’aereo (su 102 persone, muoiono
4 passeggeri e 2 assistenti di volo, tra cui Katerina che si era slacciata la
cintura di sicurezza per aiutare un bimbo caduto dal sedile).
Successivamente,
il comandante deve affrontare varie vicissitudini e, in questo ulteriore
viaggio, è accompagnato anche dall’incontro con una donna tossicodipendente, che ben può comprendere la sua situazione.
Come
al solito, non voglio raccontarvi la storia…certo è che questa pellicola narra,
dal punto di vista proprio del
protagonista, l’atroce situazione della dipendenza, della auto privazione della libertà e del dilemma tra responsabilità effettiva e
colpa; senza il comandante, l’incidente avrebbe provocato la morte di tutte
le persone a bordo e il guasto era colpa della compagnia aerea che non aveva provveduto
alla manutenzione ma ciò non toglie l’imprudenza
del comandante, il suo tradimento alla “fede
pubblica”…o forse sì?
Per
una studentessa di legge come me, questo film è stato una riflessione sul
delicato problema di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è e,
alla fine, ne sono stata ripagata con soddisfazione.
Il
film ci trasporta col protagonista tra le difficoltà che si trova a vivere,
dietro la maschera dell’ autoconvinzione di poterne uscire da soli, con la
speranza di trovare una scappatoia per pulirsi da qualcosa che, ahimè, non si
può lavare così facilmente.
Denzel Washington ci regala un’ottima
interpretazione che mi pone di fronte a un’indecisione per l’Oscar tra lui e l’altrettanto egregio e mio favorito solitamente,
Daniel Day Lewis per “Lincoln”.
Una
menzione a parte va invece al mitico John
Goodman che interpreta il personale “rimorchiatore” post sbornia di Whip e
che, da qualche tempo, sembra stia vivendo una rinascita di carriera con un
ruolo da attore caratterista in
molte pellicole dal grande valore (cito, tra gli altri, “The Artist” e “Argo”).
Ringrazio
Robert Zemeckis per questo bel film che mi ha creato qualche difficoltà per la
stesura di una recensione che, spero, i miei lettori troveranno valida e
interessante;
questo
grande regista ( “Forrest Gump”, la
saga di “Ritorno al futuro” e “La morte ti fa bella”), in questo film vola
alto e, a questi livelli, non è facile elevarsi.
Spero
la mia recensione vi sia piaciuta; per questo film un bel <3 <3 <3.
Al
prossimo post,
Cris
Fonti:
Wikipedia
After 12 years without a live action movie, Robert
Zemeckis offers us a dramatic
and tough one, which is also deep and true, and it's able to get our attention
with a touching but bitter story.
Whip Whitaker is an expert flight commander, with a passion for flying that led him to
loneliness. In his life, the only acceptable "choice" is dedicating
himself to a friend that's always there to quench him, to make him daydreaming
and that never asks him anything: alcohol.
One day, after getting drunk with his colleague Katerina Marquez, the
commander is getting ready for the usual Orlando-Atlanta
flight; but at one point, a mechanical
failure obliges him to do a risky maneuver, through which he's able to save
almost all the passengers' lives (among 102 people, 4 passengers and 2 flight
assistants died - even Katerina, who unfastened her seat belt to save a child).
After all of this, the commander has to face a lot of issues, and during this
trip he's accompanied by a drug addict,
that's able to understand him and his situation very well.
As usual, I don't want to tell you the whole
plot...but this movie is all about the terrible situation of addicts, about
self-deprivation of freedom and the dilemma
between responsibility and fault. Without the commander, all of the people
on the flight would have died in that accident, and the failure was a company's
fault, because they didn't provide for the maintenance. But that doesn't
justify the commander's imprudence
and his betrayal to the "public
faith"...or it does?
For a law student like me, this movie has been a
great moment to think about the delicate issue of what's right and what's
wrong. And at the end, I have been paid back with satisfaction.
With the protagonist's story, the movie takes us
through all his difficulties, even if he hides behind the self belief of being
able to get out of his situation by himself, hoping to find a loophole to get
rid of something you cannot get rid of very easily.
Denzel Washington gives us an amazing performance, that makes me
indecisive between an Oscar for him
or for Daniel Day Lewis for
"Lincoln", another one of my favorites.
I have to mention John Goodman as well. He plays Whip's personal after hungover
"girl-finder", and he looks like he's living a rebirth with a "character actor" role in many
different movies (for example, "The
Artist” and "Argo”).
I wanna thank Robert Zemeckis for this great
movie that made my review a little bit difficult. But I hope the readers will
find it helpful and good. In this movie, this great director ("Forrest Gump”, the "Back to the future" saga and
"Death becomes her") flies
high, and at these levels, it's not always easy.
I hope you liked my review; for this movie, <3 <3 <3.
See you in the next post,
Cris
Source: Wikipedia
Traduzione a cura di: Giulia Macciò
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