lunedì 11 febbraio 2013

Flight

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Robert Zemeckis ci offre, dopo 12 anni che mancava dalla scena con una pellicola in live action, un film drammatico e forte, profondo e vero che ci cattura con una storia tanto amara quanto toccante.
Whip Whitaker è un comandante di volo molto esperto, con una passione radicata per il volo che, forse, lo ha condotto a una vita di solitudine in cui l’unica “scelta” che trova plausibile è dedicarsi a un’amica che è sempre pronta a dissetarlo, a farlo viaggiare anche con la mente e che, discretamente, non gli fa mai domande: la bottiglia.
Un giorno, dopo una notte di eccessi con la collega Katerina Marquez, il comandante si prepara per una normalissima tratta Orlando-Atlanta; a un certo punto, un guasto meccanico lo costringe a una manovra azzardata ma perfetta che gli permette di fare un atterraggio di fortuna in un campo, salvando la vita a quasi tutti i passeggeri dell’aereo (su 102 persone, muoiono 4 passeggeri e 2 assistenti di volo, tra cui Katerina che si era slacciata la cintura di sicurezza per aiutare un bimbo caduto dal sedile).
Successivamente, il comandante deve affrontare varie vicissitudini e, in questo ulteriore viaggio, è accompagnato anche dall’incontro con una donna tossicodipendente, che ben può comprendere la sua situazione.
Come al solito, non voglio raccontarvi la storia…certo è che questa pellicola narra, dal punto di vista proprio del protagonista, l’atroce situazione della dipendenza, della auto privazione della libertà e del dilemma tra responsabilità effettiva e colpa; senza il comandante, l’incidente avrebbe provocato la morte di tutte le persone a bordo e il guasto era colpa della compagnia aerea che non aveva provveduto alla manutenzione ma ciò non toglie l’imprudenza del comandante, il suo tradimento alla “fede pubblica”…o forse sì?
Per una studentessa di legge come me, questo film è stato una riflessione sul delicato problema di distinguere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è e, alla fine, ne sono stata ripagata con soddisfazione.
Il film ci trasporta col protagonista tra le difficoltà che si trova a vivere, dietro la maschera dell’ autoconvinzione di poterne uscire da soli, con la speranza di trovare una scappatoia per pulirsi da qualcosa che, ahimè, non si può lavare così facilmente.
Denzel Washington ci regala un’ottima interpretazione che mi pone di fronte a un’indecisione per l’Oscar tra lui e l’altrettanto egregio e mio favorito solitamente, Daniel Day Lewis per “Lincoln”.
Una menzione a parte va invece al mitico John Goodman che interpreta il personale “rimorchiatore” post sbornia di Whip e che, da qualche tempo, sembra stia vivendo una rinascita di carriera con un ruolo da attore caratterista in molte pellicole dal grande valore (cito, tra gli altri, “The Artist” e “Argo”).
Ringrazio Robert Zemeckis per questo bel film che mi ha creato qualche difficoltà per la stesura di una recensione che, spero, i miei lettori troveranno valida e interessante;
questo grande regista ( “Forrest Gump”, la saga di “Ritorno al futuro” e “La morte ti fa bella”), in questo film vola alto e, a questi livelli, non è facile elevarsi.

Spero la mia recensione vi sia piaciuta; per questo film un bel <3 <3 <3.

Al prossimo post,

Cris

Fonti: Wikipedia

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After 12 years without a live action movie, Robert Zemeckis offers us a dramatic and tough one, which is also deep and true, and it's able to get our attention with a touching but bitter story. 
Whip Whitaker is an expert flight commander, with a passion for flying that led him to loneliness. In his life, the only acceptable "choice" is dedicating himself to a friend that's always there to quench him, to make him daydreaming and that never asks him anything: alcohol
One day, after getting drunk with his colleague Katerina Marquez, the commander is getting ready for the usual Orlando-Atlanta flight; but at one point, a mechanical failure obliges him to do a risky maneuver, through which he's able to save almost all the passengers' lives (among 102 people, 4 passengers and 2 flight assistants died - even Katerina, who unfastened her seat belt to save a child). After all of this, the commander has to face a lot of issues, and during this trip he's accompanied by a drug addict, that's able to understand him and his situation very well. 
As usual, I don't want to tell you the whole plot...but this movie is all about the terrible situation of addicts, about self-deprivation of freedom and the dilemma between responsibility and fault. Without the commander, all of the people on the flight would have died in that accident, and the failure was a company's fault, because they didn't provide for the maintenance. But that doesn't justify the commander's imprudence and his betrayal to the "public faith"...or it does?
For a law student like me, this movie has been a great moment to think about the delicate issue of what's right and what's wrong. And at the end, I have been paid back with satisfaction.
With the protagonist's story, the movie takes us through all his difficulties, even if he hides behind the self belief of being able to get out of his situation by himself, hoping to find a loophole to get rid of something you cannot get rid of very easily. 
Denzel Washington gives us an amazing performance, that makes me indecisive between an Oscar for him or for Daniel Day Lewis for "Lincoln", another one of my favorites. 
I have to mention John Goodman as well. He plays Whip's personal after hungover "girl-finder", and he looks like he's living a rebirth with a "character actor" role in many different movies (for example, "The Artist” and "Argo”).
I wanna thank Robert Zemeckis for this great movie that made my review a little bit difficult. But I hope the readers will find it helpful and good. In this movie, this great director ("Forrest Gump”, the "Back to the future" saga and "Death becomes her") flies high, and at these levels, it's not always easy.

I hope you liked my review; for this movie, <3 <3 <3.
See you in the next post, 

Cris
Source: Wikipedia
Traduzione a cura di: Giulia Macciò



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