venerdì 5 luglio 2013

L'uomo d'acciaio - Man of steel

Locandina - Image from Google Images

Cari lettori,

il regista di “300”, Zack Snyder, torna al cinema con un film su uno dei supereroi più importanti e famosi di sempre: Superman o, meglio, “l’uomo d’acciaio”.

Toccare un personaggio così è ardua impresa specialmente quando si tratta di Superman perché, come ci insegna anche il personaggio di “Bill” in “Kill Bill Vol.2” di Tarantino, Superman è nato Superman, non è umano; Clark Kent è il suo alter ego, è come Superman vede la razza umana: debole, timida, spaventata.
Ed è qui il nucleo del film: c’è pochissimo Clark Kent, c’è invece molto Kal-El e molto Superman; c’è un Dio in mezzo agli uomini, una figura che li aiuta ma che si cela a loro (sotto consiglio del saggio padre adottivo di Clark, interpretato da un bravo e ormai anziano Kevin Costner).
Ciò che non si conosce fa paura; Superman è qualcosa di sconosciuto per l’essere umano, qualcosa che è meglio celare dietro un anonimo paio di occhiali e una mise da giornalista.
I miei lettori sanno che non amo il genere e che non lo conosco bene da poterlo apprezzare o criticare con coscienza; vi dico però che “l’uomo d’acciaio” non mi ha fatto impazzire ma è lodevole l’idea del regista di presentare Superman e non Clark Kent (interpretato da un muscolosissimo Henry Cavill), di esaltare il rapporto padre/figlio ( Russell Crowe interpreta il padre biologico) e di porre l’attenzione anche sul delicato tema della nascita.
Sul pianeta Krypton, nel film, Kal è il primo bambino dopo molto tempo nato naturalmente, per una scelta d’amore dei genitori; gli altri bambini nascono ognuno per una ragione specifica, per uno scopo, per un fine.
Che sia questo un punto di riflessione sul valore della Vita come dono e non come capriccio o necessità non ne sono sicura ma certamente io l’ho notato e apprezzato.
Sono felice che Michael Shannon abbia avuto un ruolo rilevante (il cattivo Generale Zod); è un attore che apprezzo molto ma che è quasi sempre denigrato verso piccole parti (es. in “Vanilla Sky” o in “Onora il padre e la madre”).
Per il ruolo di Lois Lane è invece stata scelta una rossa, Amy Adams, meglio una mora doc per me.
Sprecate due battute di sceneggiatura che hanno svalutato di gran lunga il film, portandolo verso un prodotto commerciale: quando Lois dopo aver baciato Superman gli dice che “dopo il primo bacio è tutto in discesa” e quando un capitano donna ride e afferma di trovare Superman “così sexy”.
Per favore, Superman sarà pure un Dio ma pur sempre in calzamaglia…

2 stelle e ½!

Spero la mia recensione vi sia piaciuta, al prossimo post,

la vostra Cris

Fonti: Wikipedia


Dear readers, 
Zack Snyder, director of "300", is back with another movie about one of the most important and well-known superheros of all times: Superman, the "man of steel". Talking about this kind of characters is really difficult, especially when it comes to Superman. As "Bill" character from Tarantino's "Kill Bill Vol. 2" teaches us, Superman was born as Superman; he's not human. Clark Kent is his alter ego, he's the way Superman sees human beings: weak, shy, frightened.  And that's the focal point of the movie: you don't see a lot of Clark Kent, but way more Kal-El and Superman. Among all the human beings there's a God, a figure that helps them but doesn't want to be seen (following the advice of Clark's wise foster father, played by a great and now aged Kevin Costner).What you doesn't know scares you: Superman is something people do not know, something that better be hidden behind a pair of glasses and a journalist outfit. My readers know really well that I don't like this genre, and therefore I cannot appreciate or criticize it wisely enough. But let me tell you that I didn't quite like "Man of steel", but I love the director's idea to represent Superman and not Clark Kent (played by a super muscolar Henry Cavill), to highlight the father-son relationship (Russell Crowe plays the biological father) and to pay attention to the delicate theme of birth. On the Krypton planet, in the movie Kal is the first natural born baby after a long time, of course because of the lovely choice of his parents. The other babies were born because of a specific reason, for a precise purpose. I'm not sure this is a way to think about Life as a gift or a necessity, but I actually noticed it and really appreciated it. I'm happy Michael Shannon has a leading role (the evil General Zod). I really like him as an actor, but he usually plays minor roles (for example, in “Vanilla Sky” or “Before The Devil Knows You're Dead”). Lois Lane is played by a redhead, Amy Adams; I would have liked a brunette better. There are a couple lines I think were wasted, and made the movie too commercial for my taste. When Lois, after kissing Superman, tells him “You know they say it all goes downhill after the first kiss”, and when a woman captain says she finds Superman "so sexy". 
Please, Superman can surely be considered a God, but he wears tights anyway...
2 stars and ½!
I hope you liked my review. See you in the next post,
Cris
Sources: Wikipedia

2 commenti:

  1. Ultimamente mi sono persa sia la grande bellezza sia questo, devo recuperare, non fosse altro per avere una mia idea. ho letto parecchi pareri discordati su superman, e molti in effetti sul fatto che è stato privato del suo nucleo distintivo.
    Cmq inizierò da questo, con sorrentino deve passarmi prima l'orticaria :)

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    1. Guarda e poi fammi sapere!
      Grazie del commento! Un abbraccio

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