giovedì 3 gennaio 2013

Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore

Image from Google Images
Cari lettori,

questa pellicola del 2012, diretta da Wes Anderson ( regista anche de “I Tenenbaum” e di “Il treno per Darjeeling”) ha aperto la 65° edizione del Festival di Cannes ed è stata nominata per la Palma d’oro…un successo meritato per una chicca del cinema moderno, figlia di un regista fresco e non scontato che sa offrire allo spettatore una storia colorata, divertente non priva di una morale e di una filosofia sottile.
Il film narra la vicenda di due ragazzini appena adolescenti Sam e Suzy che, incontratasi durante una recita in cui Suzy interpreta un corvo, si innamorano e architettano un piano per riunirsi (ben un anno dopo il loro primo incontro) e fuggire insieme.
Sam è un ragazzino orfano, bravissimo scout ma non amato dai compagni mentre Suzy è la maggiore di 4 fratelli, curiosa e lettrice, incompresa dai genitori, troppo impegnati a dare un senso alla propria vita, in un’età delicata e spesso difficile.
Come mio solito non voglio raccontarvi tutto il film, è un piacere che lascio ai vostri occhi.
Questa pellicola mi ha davvero colpito per svariati motivi, tutti degni di nota: innanzitutto i colori; la storia è ambientata negli anni ’60, decennio caratteristico proprio per la vivacità delle tonalità anche nel vestiario ma, senza dubbio, il regista ha scelto i colori per evidenziare la vicenda che avviene, principalmente, tra bambini…cosa contraddistingue di più un bambino se non i colori? Quelli che usa per disegnare, quelli dei giochi, quelli spesso contrastanti e bizzarri del vestiario.
Secondo elemento, i personaggi e il cast: i protagonisti sono azzeccati per la parte e così tutti i piccoli scout che spesso dimostrano come i bambini siano più ragionevoli dei grandi; fantastici e spesso compagni di lavoro del regista sono gli interpreti adulti: si va dal mitico Edward Norton, all’adorabile Bill Murray per passare verso una capacissima Frances McDormand, fino ad arrivare a un fragile (come personaggio intendo) Bruce Willis. Menzione a parte meritano la sempre bravissima Tilda Swinton e un inimitabile (è uno dei miei attori preferiti - attore caratterista), Harvey Keitel.
Terzo elemento le riprese iniziali del prologo e la musica che le accompagna: le scene illustrano geometricamente (vanno dall’orizzontale al verticale) la famiglia e la casa della protagonista Suzy Bishop (schema che si può intravedere anche nel resto delle riprese); il tutto accompagnato dalla musica di Benjamin Britten “The Young Person’s Guide To The Orchestra” che illustra i vari strumenti musicali e, alla fine, presenta all’ascoltatore una fuga; fuga che è poi ciò che i due innamorati bambini organizzano; tutti gli elementi dell’orchestra non fanno che riferirsi ai vari personaggi e alla storia che li lega, grazie all’azione dei due protagonisti.
Infatti la fuga di Sam e Suzy non è solo a loro vantaggio, unisce gli adulti (per la ricerca dei due fuggiaschi), li fa svegliare, gli fa capire che hanno perso il punto di vista reale della vita: quello che solo un bambino è capace di vedere.
La piccola Suzy osserva il mondo intorno a sé con un binocolo ma nel prologo per un momento guarda dritto in camera, verso noi spettatori, con sguardo sicuro: “questa storia è per voi grandi” vuole dirci, secondo me.
Una pellicola rivelazione che spero venga premiata come deve nelle prossime occasioni (è stata nominata anche ai Golden Globe e agli Independent Spirit Award) e che ci culla con un lieto fine, tipico delle favole per bambini che, diciamolo pure però, da molto sollievo anche al cuore di noi adulti. <3 <3 <3 <3

Spero la mia recensione vi sia piaciuta, con affetto,

Cris

Fonti: Wikipedia

Moonrise Kingdom:

This 2012 movie, directed by Wes Anderson (director of “The Royal Tenenbaums” and “The Darling Limited” as well), opened the 65th edition of the Cannes Festival and was nominated for the Palma d’oro…a great success for one of the best modern movies, born from a fresh and new director, who can offer a colorful, fun story, that also has a moral and a slight philosophy in it.
The movie is about two teenagers who meet during a play, Sam and Suzy. They fall in love and decide to make a plan to meet up (a year after the first time) and escape together. 
Sam is an orphan, a great scout but it's not beloved by his mates; while Suzy is the oldest of four siblings, she's a curious reader, but she's not understood by her parents, too busy with their lives, during a really delicate and difficult time of her live.
As usual, I'm not going to tell you all about the movie, you need to enjoy it by yourselves. I was really impressed by this movie for many reasons, all worth talking about them. First of all, the colors: this story is set in the '60s, known for their colorful clothes. But I'm sure the director chose colors to emphasize the children stories in particular...what represents children best if not colors? The ones they use to draw, their toys', the fun and crazy ones from their clothing items. 
Another element, the characters and the cast: all the actors are great, and so are the little scouts, that prove us that children are more reasonable than adults. The adult actors are amazing, and often director's work mates: the great Edward Norton, the adorable Bill Murray, an amazing Frances McDormand, and a fragile (as a character) Bruce Willis. Then I have to mention the great Tilda Swinton and a unique (he's one of my favourite actors) Harvey Keitel as well. 
The third thing I really liked are the prologue and its music: you can see (both horizontally and vertically) the protagonist Suzy Bishop's family and house (this element will come back later). The music is by Benjamin Written, it's “The Young Person’s Guide To The Orchestra”. It's about all the different instruments, and ends with a fuga, which reminds us of the two teens who are trying to escape. All the orchestra elements only refer to the characters and their stories. 
In fact, Sam and Suzy's escape not only is an advantage for themselves. It also bring adults together (they need to find the kids), it makes them grow up and understand that they are missing the important things in life, which only children are able to see.
Suzy looks at the world around herself with binoculars. But during the prologue, she looks right into the camera, almost saying: "This story is for you adult people", I think.
This is a revolutionary movie I hope will be awarded like it deserves to (it's been nominated for Golden Globes and Independent Spirit Awards too). It also has a happy ending, typical of fairytales - but let's admit it, adults love them too. <3 <3 <3 <3

I hope you liked this review.
Love,

Cris

Source: Wikipedia

Traduzione a cura di: Giulia Macciò



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