venerdì 10 gennaio 2014

American Hustle

Locandina - Image from Google Images

Cari lettori,

David O. Russel, dopo il successo di “The Fighter” (2010) e di “Il lato positivo” (2012), torna sul grande schermo con la storia romanzata della vera operazione “Abscam”, creata dall’F.B.I. alla fine degli anni ’70 per indagare sulla corruzione tra il Congresso e altre organizzazioni governative.

Sulla base della sceneggiatura di Eric Warren Singer e avvalendosi di un cast rinomato e già conosciuto nei film del regista (Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e Robert De Niro) viene sì raccontata la storia di collaborazione tra l’agente federale Richie (Cooper) e la coppia di truffatori e amanti Irving (Bale) e Sidney (Adams) per incastrare politici corrotti tra cui il rispettabile e amato sindaco di Camden, Carmine Polito (Jeremy Renner), ma vengono soprattutto mostrati al pubblico i protagonisti e le loro vite.
Aldilà dell’azione, in sé comunque presente in quanto necessaria allo sviluppo della trama, è il lato umano il vero protagonista, per ognuno dei personaggi: da Irving che divide la propria vita tra responsabilità (una moglie, Rosalyn, una più matura Jennifer Lawrence e un figlio) e la reinvenzione di se stesso nel “lavoro” e nell’amore con la rossa Sidney, la quale fugge da un passato triste e senza promesse e trova in Irving la chiave per una nuova vita, a Richie, poliziotto federale che ambisce ad accrescere la propria posizione, a fare carriera senza guardare il confine, grigio e per nulla sottile, fra “giusto” e “sbagliato”, fino a Rosalyn il cui talismano è un dolceamaro odore di legame.
Grazie anche a una colonna sonora perfetta compagna per lo spettatore e ai costumi tipici e stracaratterizzanti (aldilà della mise di Bale, da notare le scollature di Sidney che puntano l’attenzione su ciò che a cui la protagonista tiene più di ogni altra cosa) la pellicola, dopo un inizio a mio parere faticoso e molto narrato (da Irving e Sidney), riprende fiato, forma e alcune finezze di sceneggiatura e regia (bella la ripresa dal bagagliaio della macchina del Sindaco Polito, tipica di Tarantino), riescono a salvarlo e a condurlo a un fine…lieto.
David O. Russel è illustratore capace di sentimenti e personalità umane ma, in questo film, mi sembra si sia persa quella naturalezza che gli aveva conferito in un passato davvero poco lontano, un meritato successo.

3 stelle per questo film.

Spero la mia recensione vi sia piaciuta.

Al prossimo post,

Cris

Fonti: Wikipedia

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Dear readers,

David O. Russel, after the success of “The Fighter” (2010) and “Silver Linings Playbook” (2012), is back with the romanticized story of the real operation “Abscam”, made by F.B.I. at the end of the 70’s to inquire into the corruption between the Congress and other governmental organizations. On the basis of Eric Warren Singer’s screenplay and with a well-known cast (Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence and Robert De Niro) the story is about the co-operation of the federal agent Richie (Cooper) and the cheater and corrupted pair Irving (Bale) and Sidney (Adams). They work to incriminate corrupted politicians like the respectable and beloved mayor of Camden, Mr. Carmine Polito (Jeremy Renner). In addition to the action, necessary to the progression of the plot, the human point of view is the real protagonist. What the director shows above all are the main characters and their lives: Irving is divided between his responsibilities (the wife Rosalyn, played by a more mature Jennifer Lawrence, and the son) and the reinvention of himself in his “job” and in his relationship with Sidney. She was running away from a sad past without promises when she found in Iriving the key of a new life. Richie, a federal agent who yearns for improve his own career without fixing the limit between what is “good” and is “wrong” and Rosalyn, whose  amulet is a bittersweet odor of timber. Thanks also to the soundtrack, a perfect company for the audience, and the typical and characterizing dress up (besides Bale’s costumes we have to notice Sidney’s necklines that focus on what she trusts more) the movie, after an hard and too narrate entrance retakes breath and shape and some subtleties of direction (nice the shot of the trunk of mayor Polito’s car, typical of Tarantino) succeed in rescue it and bring it to an…happy ending. David O. Russel is capable in illustrating feelings and human personalities but in this movie it seems to me that he has lost the candor that gave him, in a real recent past, a deserved success.

3 stars for this film.

Hope you liked my review.

See you in the next post,

Cris.

Sources: Wikipedia

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Traduzione a cura di: Sara Segalini

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