sabato 25 gennaio 2014

The Counselor - Il Procuratore

Locandina - Image from Google Images

Cari lettori,

Ridley Scott porta sullo schermo la prima sceneggiatura originale di Cormac McCarthy, scrittore del romanzo “Non è un paese per vecchi” (da cui i mitici fratelli Coen hanno creato la pellicola omonima pluripremiata agli Oscar 2008), offrendo allo spettatore una storia confusionaria sull’inevitabile natura famelica dell’essere umano, il predatore più pericoloso.


Un avvocato senza nome (emblema di un soggetto che non sa affrontare le difficoltà e sfida con noncuranza un mondo sconosciuto e letale pur di mantenere il livello del proprio status sociale) si fa coinvolgere in un traffico di droga dal suo ex cliente Reiner (Javier Bardem, dalla mise imbarazzante), con l’aiuto di un tramite, Westray (Brad Pitt) che non si esime dal mettere in guardia l’uomo di legge sulla via che ha scelto di intraprendere.
Il procuratore (un poco credibile Michael Fassbender), innamorato della bella e latina Laura (una sempre brava Penelope Cruz), è convinto di riuscire a cavarsela di fronte a una realtà che, non solo non conosce, ma neanche lontanamente sogna o possa immaginare.
A completare il quadro c’è la vera protagonista, Malkina (un’azzeccata Cameron Diaz anche se, inizialmente, il ruolo doveva essere affidato ad Angelina Jolie), fidanzata di Reiner; una predatrice famelica (truccata e tatuata come un leopardo, nonostante i suoi animali da compagnia siano due ghepardi) mossa, come ogni femmina, da un sentimento di gelosia per un desiderio d’amore mai realizzato concretamente.
La trama, come la storia di “Non è un paese per vecchi”, ha ad oggetto un’occasione legata a un traffico di droga, un personaggio che non sa a cosa va incontro e un soggetto (nel film dei Coen è Anton Chigurh, interpretato da Bardem, qui invece è Malkina) fuori da ogni aspettativa, il cui pensiero non si può prevedere, le cui azioni si farebbe fatica addirittura a  inventarle, talmente sono lontane da ogni concezione o fantasia umana.
Insomma, il succo è sempre quello, solo che qui è la scrittura che manca. Il film appare confuso e i discorsi retorici sono un po’ fine a se stessi, incalzano lo spettatore verso il significato del film che però, proprio a causa della poca chiarezza della trama, finisce per sfuggirgli se non ripensa con attenzione ai momenti veramente importanti.
La pellicola è dedicata alla memoria di Tony Scott, fratello di Ridley e anch’egli regista (tra gli altri ricordo il bellissimo “Revenge – Vendetta” del 1990 e “Una vita al massimo – True Romance” scritto da Quentin Tarantino e Roger Avary), morto nel 2012 quando il film era in produzione.
Una pellicola che ha del potenziale ma che non lo sfrutta a dovere.

2 stelle ½.

Spero la mia recensione vi sia piaciuta, al prossimo post!

Cris

Fonti: Wikipedia

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Dear readers,
Ridley Scott is back on the big screen with the first original screenplay by Cormac McCarthy, the author of the novel “No Country For Old Men” (who gave the Coen Brothers an inspiration for the homonymous movie who won several Oscars in 2008), giving the audience a messy storyline about the inevitable famished nature of every man, the most dangerous predator ever. A nameless lawyer (emblem of somebody who doesn't know how to face difficulties and struggles with an unknown and lethal world in order to keep his social status) gets stuck into a drug traffic together with am ex client of his, Reiner (Javier Bardem, and his embarrassing outfits), with the help of a means, Westray (Brad Pitt), who keeps reminding the lawyer of the road he has taken. The counselor (the not-so-credible Michael Fassbender), in love with the beautiful and Latin Laura (Penelope Cruz, that's always great), is convinced he will be able to get by in front of a reality that, not only does he not know, but it's way different from what he can imagine as well. Last but not least, the real protagonist, Malkina (a right-on-point Cameron Diaz, even if the role was supposed to be played by Angelina Jolie), Reiner's girlfriend. A ravenous vulture (made-up and tattooed like a leopard, even if her pets are actually two cheetahs), moved - like every woman - by a jealousy for a love that's never been real. The plot's main subject, like in "No Country For Old Men", is drug trafficking, the protagonist is somebody who doesn't know what he's going through and a character (in Coen's movie Anton Chigurh, played by Bardem, here is Malkina instead) that's beyond any expectation, whose thoughts are unpredictable, whose actions far from human conceptions or fantasy. I mean, at the end it's the same old story, but the writing is missing. The movie seems confused and the rhetorical parts are a bit useless. They bring the viewer throughout the whole movie, but since it's so confused, it's really difficult to understand if you don't keep going back to the most important segments. The movie is dedicated to Tony Scott, Ridley's brother, a director himself (among his movies, the beautiful “Revenge” from 1990 and “True Romance”, written by Quentin Tarantino and Roger Avary), who passed away in 2012 when they were directing the movie. A film that has a potential, but that's not been used properly. 
2 stars and ½.
I hope you liked my review. See you in the next one!
Cris
Source: Wikipedia
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Traduzione a cura di: Giulia Macciò








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