sabato 3 dicembre 2016

Animali Notturni

Locandina - Image from Google Images


Cari lettori,

alla sua seconda opera, che è forse la prova più difficile per un regista, Tom Ford torna a Venezia, aggiudicandosi il Gran premio della giuria, con l’adattamento cinematografico del romanzo “Tony e Susan” del defunto Austin Wright, autore acclamato (cliché amaro noto al mondo dell’arte) solo dopo la sua morte.
Susan, interpretata da un’enigmatica e forte Amy Adams, gallerista d’arte affermata, donna affascinante dalla chioma rosso fuoco, vive un periodo di crisi personale: il suo lavoro non le dona soddisfazione, la famiglia attraversa difficoltà finanziarie e il suo matrimonio non è più un porto sicuro.

Proprio in questo momento, l’ex marito Edward (un capace Jake Gyllenhaal) le fa recapitare un manoscritto a lei dedicato, intitolato “Animali Notturni”, l’epiteto che le aveva dato proprio perché Susan dormiva di rado la notte. “Alla fine sei riuscita a ispirarmi”, sono le parole di Edward all’ex moglie che, afflitta e bisognosa dell’amore puro della gioventù, comincia a divorare le pagine del libro, nella speranza di un conforto dall’uomo a cui aveva spezzato il cuore anni prima. Ma la storia non è quella che lei si aspetta, è una storia d’amore e dolore, di ingiustizia e vendetta, di cinismo e amarezza; è la storia della loro vita.

Ford riesce a confezionare una pellicola vera, toccante, cruda e realistica grazie a una sensibilità unica, a una regia forte, a una scrittura ben strutturata e a un cast perfetto di cui la Adams è la punta di diamante.

Animali notturni è una parabola non tanto sul matrimonio, quanto sulla vita stessa che è frutto solo ed esclusivamente delle scelte che compiamo. Susan è combattuta fin dall’infanzia tra la persona che deve essere e quella che vuole essere; sua madre, interpretata in un cameo dalla bravissima Laura Linney, le consiglia con una saggezza consapevolmente amara di non sposare Edward perché: “Le stesse cose che ami di lui adesso sono quelle che odierai tra qualche anno”. Il dilemma tra la propria natura e il proprio volere è forse la sfida più grande che un essere umano si trovi ad affrontare nella propria vita ma, qualunque sia la scelta, bisogna essere consapevoli delle conseguenze.

Animali notturni è un film forte, per la cui trama dobbiamo ringraziare Wright ma per il cui racconto dobbiamo invece elogiare Tom Ford che è stato capace di rendercelo con il linguaggio cinematografico che è, prima di tutto, visivo. Notevoli gli stacchi di inquadrature che collegano ambienti e personaggi in momenti e storie diverse, creando un continuum che enfatizza l’emozione e cattura lo sguardo; le riprese a camera fissa sull’appartamento di Susan e su pezzi di cielo accompagnati dalla colonna sonora di Abel Korzeniowski, evocano atmosfere Hitchcockiane, regalando allo spettatore un coinvolgimento unico.

L’amore e il dolore, l’apparenza e la sostanza, il coraggio e la paura sono intimamente collegati; sta a noi scegliere quale far prevalere.

4 stelle

Cristina Tenca

Fonti: Wikipedia


Dear readers,

Tom Ford is back in Venice with its second work - which is usually an artist's hardest job -, winning the Grand Jury Prize with the film adaption of "Tony and Susan", an Austin Wright's novel which has been appreciated only after his death.

Susan, played by a strong and mysterious Amy Adams, a successful gallerist and a charming redhead, is going through a personal crisis: she's not happy with her job, her family has some financial issues and her marriage is not a safe harbor anymore. 

That's when her ex husband Edward (a really good Jake Gyllenhaal) sends her a special manuscript he wrote for her, called "Nocturnal Animals", a nickname he had given Susan because she used not to sleep at night. "At the end, you inspired me”, are what Edward told his ex wife: while she is suffering and struggling to find her first love, she devours the book, hoping to be comforted by that man whose heart she had broken many years ago. But the novel is not what she expected: it's a story about love and pain, injustice and revenge, cynicism and disappointment. It's the story of their life. 

Ford was able to make a true, touching, hard and realistic movie, thanks to a unique sensitivity, a strong direction, a well-structured writing and a perfect cast, with Amy Adams as its diamond point. 

Nocturnal Animals is not really about marriage, but more about life itself, which is made only of the choices we make. Susan has been struggling between what she needs to be and what she wants to be since she was born; her mother, played by the amazing Laura Linney, gives her a bittersweet piece of advice: she cannot marry Edward because "What you love about him now, is what you're going to hate in a few years". The struggle between our nature and our wishes is probably a man's biggest one; but no matter what we choose, we need to be aware of the consequences. 

Nocturnal Animals is a strong movie: we need to thank Wright for its plot, as well as Tom Ford for its narrative, because he managed to put it into work through cinematographic language, which is basically all visive. I really appreciated the framing breaks which link different characters and settings, creating a fil rouge which emphasizes all the emotions and catches the eyes. The fixed cameras on Susan's apartment and fragments of the sky, together with Abel Korzeniowski's soundtrack, remind me of Hitchcock, and give the viewers a unique involvement. 

Love and pain, appearance and substance, courage and fear are deeply linked; choosing which one to pursue it's up to us. 

4 stars

Cristina Tenca

Sources: Wikipedia

Traduzione a cura di: Giulia Macciò





Nessun commento:

Posta un commento