ho riguardato il film Persepolis, la prima volta ero rimasta un pò spiazzata, non riuscivo a capire molte cose perchè non ero abituata a vedere film di animazione e, specialmente, un film che raccontasse una storia vera, addirittura autobiografica della regista, attraverso il disegno.
Ho sempre letto manga da piccola e adoro il personaggio di Mafalda ma facevo fatica a concepire un racconto di una vita reale attraverso questa forma.
Allora, ho deciso di seguire il consiglio che lo zio di Marjane da alla "bambina che lui avrebbe voluto avere"; le dice che: "è bene essere curiosi". Ho riguardato il film ma, prima, sono andata a vedere nei contenuti speciali il "making of" del film e ne sono rimasta stupita.
Ma ora, andiamo con ordine. Innanzitutto partiamo dal principio: il film, uscito nel 2007 e candidato all'Oscar come migliore film d'animazione per quell'anno, è basato sulla graphic novel autobiografica omonima; diretto dalla stessa Marjane Satrapi e da Vincent Paronnaud, vincitore del premio della giuria a Cannes 2007.
La storia racconta l'infanzia, la adolescenza e la crescita della protagonista; questo è un dato molto importante, il film racconta la sua storia che è, prima di tutto, la storia di una ragazza comune. Marjane è iraniana e vive prima la rivoluzione e la caduta dello Scià, successivamente la delicata fase in cui viene eletta la Repubblica Islamica; in seguito la guerra tra Iraq e Iran che porta i suoi genitori alla difficile decisione di far partire Marjane per Vienna dove ella trascorrerà anni difficili ma importanti per la sua vita; infine si vede il ritorno per alcuni anni di Marjane in Iran, una volta finita la guerra e, poi, la sua partenza definitiva dal paese per recarsi in Francia, dove vive tutt'ora.
Il contesto dove vive Marjane da bambina è crudo e non immaginabile per me; il periodo che vive a Vienna è anch'esso difficile ma più comprensibile poiché ci si può rispecchiare facilmente nei problemi che deve affrontare. Non voglio come mio solito, raccontarvi troppo la trama.
Sono due le cose che mi hanno colpito di più. La prima è la bellezza e l'unicità di 2 personaggi: la nonna e la figura di Dio; la nonna è il punto di riferimento per Marjane, una donna che per la sua esperienza è diventata adulta e libera, forte e senza paura. Bellissime sono alcune frasi che dice e ripete alla nipote: "Mantieniti sempre integra e coerente con te stessa"; "Incontrerai molti stronzi nella tua vita; se ti feriranno, sappi che è la stupidità che li spinge a farti del male; ti eviterà di ripagarli con la stessa moneta perché non c'è niente di peggio del rancore e della vendetta"; un'altro concetto che condivido è quando le dice che non bisogna avere paura: "hai avuto fegato, sono fiera di te".
La figura di Dio è molto dolce e, per me, bellissima; Lui è sempre presente per Marjane, sia da piccola, sia da grande quando ha più bisogno e l'aiuta a risollevarsi; la chiama sempre: "Piccola mia".
L'altro elemento che rende fantastico questo film è proprio l'animazione; nel momento in cui ho visto il "dietro le quinte", ho capito. C'è stato un lavoro impegnatissimo, minuzioso, pieno di cuore e di talento per produrre questa pellicola, per dar vita ai disegni della Satrapi. Ella spiega che tutti i disegni, che sono stati "rifatti" rispetto al fumetto per adattarli al "formato cinematografico", sono tutti fatti a mano, non con la macchina; in modo da essere "nuovi" e "imperfetti" perché lo stesso essere umano è imperfetto, così i personaggi sono ancora più credibili.
La Satrapi spiega perché ha scelto anche per il film la via del disegno; perché esso ha un "lato astratto" che permette di dire che quella storia potrebbe succedere ovunque; se fosse stato un film normale sarebbe stato caratterizzato troppo, in questo modo invece rappresenta ogni situazione analoga, ogni dittatura in ogni paese possibile. Inoltre il disegno, dice sempre la regista, ha la capacità di "adattarsi e essere coerente".
Vi consiglio di vedere il dietro le quinte, ogni persona che ha contribuito alla realizzazione di questa opera prima (ricordiamo 2 premi César 2008 come miglior adattamento e miglior opera prima), dai registi, ai grafici, ai rumoristi, al capo scenografo, ai doppiatori, ai tecnici, loro sono i veri protagonisti del film.
Questo film è loro, è figlio del loro talento e della mano magica della Satrapi che ha dato linfa vitale a ogni passaggio nella costruzione del film (ha mimato tutti i personaggi, in modo da far capire cosa voleva ottenere dai disegni e dal doppiaggio) e ha portato alla nascita di questo piccolo, grande tesoro.
Alla fine del film Marjane va sulla tomba di suo nonno e gli promette che un giorno sarebbe stato fiero di lei; bè, cara Marjane, possiamo ben dire che hai mantenuto la tua promessa!
Spero vi piaccia questa mia recensione,
un abbraccio a tutti e al prossimo post,
Cris
Dear readers,
I watched the movie
Persepolis again; the first time I
was a little bit shocked, I couldn't understand a lot of things because I wasn't
used to animation movies, especially the ones that tell a true story - an
autobiographic one! - through drawing.
I've always read
manga comics since I was little, and I love Mafalda; but it was hard for me to
understand how a real story could be told through comics.
So, I decided to
take Marjane's uncle's piece of advice. He tells the "girl he would have
liked to have" that "it's good to be curious".
Before watching the
movie, I decided to look at the "making of" special section, and I was surprised.
But let's start from
the beginning. The movie, released in 2007 and nominated for Best Anime Movie at
the Oscars that year, is based on the autobiographic omonymous graphic novel. It's
been directed by Marjane Satrapi and Vincent Paronnaud.
This story is about
the childhood, adolescence and growth of the protagonist; it is about the story
of a girl like all of us. Marjane is Iranian, and lives during the revolution
and the Scià fall; then she goes through the delicate Islamic Republic phase;
then it's during the war between Iraq and Iran that her parents decide to send
her to Vienna, where she will spend the most difficult but meaningful years of
her life. Last but not least, we see when Marjane comes back to Iran for a
couple years, once the war is over; and then she goes back to France for good.
The environment in
which Marjane lives as a little girl is really hard, I couldn't even imagine
it. The years spent in Vienna are difficult as well, but it's easier for me to
understand because I can relate more to the problems she has to face.
As usual, I don't
want to tell you everything about the plot, so that you can enjoy every scene
and watch the whole movie objectively.
There are two
things that captured my attention. The first one is the beauty and the
uniqueness of the two main characters: the grandmother and God. The grandmother
is an important point of reference for Marjane, a woman that has become a free,
strong and fearless adult thanks to her experiences. There are some really good
quotes that she keeps telling her grand-daughter: "Always be complete and
coherent with yourself"; "During your life, you'll find a lot of assholes;
if they hurt you, know that it's their stupidity that makes them doing that; so
you won't do that to them in return, because there's nothing worse that bitterness
and revenge"; and then when she tells Marjane not to be afraid: "You've
got guts, I'm proud of you".
In this movie, God
is really sweet: it's always in Marjane's life, both when she's little and also
when she's growing up and needs him to stand back up. He always calls her
"My little baby".
Another element
that makes this movie amazing is the animation part. When I saw the "making
of", I got it. They have worked really hard to make this film and to give
life to Satrapi's comics. She has explained that all the drawings - that have
been "redone" to "adapt them to the cinematographic format"
- are hand-made, and so "new" and "not perfect", exactly
like human beings. So the characters are even more real.
Satrapi also said
that she chose drawings for the movie as well for two reasons: because they are
made of an "abstract side" that makes us think that the story could
have happened everywhere. But drawings also have the ability to "adapt and
be coherent".
I suggest you see
the "making of": everyone has helped realizing this movie (2 Césars in
2008 for Best Adapted Screenplay and Best Debut Movie), starting from the
directors, all the way to the graphics, the noise-making people, the production
designer, the voice actors, the technicians; they are the actual protagonists
of the movie. This is their movie, born from their talent and Satrapi's
creativity, which gave life to every single step during the making of (she
mimed all the characters so that people could understand exactly what she
wanted) and realized this big 'ol treasure.
At the end of the
movie, Marjane goes to her grandfather's grave and promises him that one day he
will be proud of her. Well, dear Marjane, we can finally say you kept your
promise!
I hope you like
this review, see you in the next post,
Cris
Immagine presa da Google immagini |
Fonti: Wikipedia, Mymovies; immagine presa da Google Immagini.
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