Locandina - Image from Google Images |
Cari
lettori,
non
è facile spiegare la pellicola scritta (Oscar
2014 alla Miglior Sceneggiatura Originale) e diretta da Spike Jonze, cercare di inquadrarla,
perché non racconta solo una storia ma mostra e parla di emozioni, sentimenti
ed esperienze che ognuno di noi ha vissuto, vive e vivrà per il tempo che ci
sarà concesso.
Theodore Twombly (interpretato da un eccezionale Joaquin Phoenix) vive in un futuro a
prima vista abbastanza prossimo in cui la gente non è più capace di scrivere
(il suo lavoro è infatti quello di scrittore di lettere personali su
commissione), fa fatica a relazionarsi, a condividere e ad ascoltare e capire
l’altro e dove la tecnologia è efficiente compagna di vita.
Si
è separato dalla moglie Catherine (Rooney Mara), sua compagna sin dalla
giovane età, ed è restio a firmare i documenti del divorzio, a chiudere un
capitolo lungo e importante della sua vita, come se quella chiusura lo privasse
di quello che ha provato e vissuto con lei. Ha una migliore amica, Amy (interpretata da una sempre brava Amy Adams), sposata con un uomo
programmatico da far sembrare un computer ridicolo.
Un
giorno Theodore, affaticato dalla solitudine e dai ricordi dei momenti vissuti
con Catherine, acquista un sistema operativo dotato di un’intelligenza
artificiale molto sviluppata, OS 1,
che alla domanda “Come ti chiami?” risponde “Samantha” (la voce è di Scarlett
Johansson, nella versione italiana di una Micaela Ramazzotti all’inizio spiazzante ma poi sempre più
spontanea).
Finalmente
Theodore, che nella sua vita scrive emozioni per conto di altre persone,
cercando di ascoltarle per usare le parole giuste, ha qualcuno che è lì per
lui, che lo ascolta. Inizia così un rapporto di amicizia e poi di amore che
porta alle inevitabili conseguenze che chiunque abbia amato ben conosce.
Spike
Jonze si avvale della tecnologia non per criticare l’approccio dell’uomo ad
essa ma come strumento per parlarci di argomenti basilari dell’essere umano: la
condizione di solitudine, la necessità della condivisione della vita con
qualcuno, di un rapporto d’amore che sia ascolto e aiuto reciproco e così via.
La
tecnologia è solo un aspetto di come l’uomo abbia invece perso la
consapevolezza che “la vita è un attimo e io voglio gioia!” (dice Amy in una
scena), che sia convinto di essere egoisticamente a senso unico ed eterno, che
abbia perso la capacità di stupirsi, di conoscere, di apprezzare e ricordare
con amore anche un rapporto finito perché sarà sempre una sua parte.
Al
contrario di Samantha, degli altri sistemi operativi OS e dell’universo, l’uomo
è limitato ma ciò non significa che debba essere programmato.
Abbiamo
a disposizione una vita, un mondo e tante possibilità, viviamo tutto questo con
gioia e consapevolezza!
Non
so se ho bel colto il significato di questa pellicola ma spero comunque che la
mia “recensione” (è più un’emozione) vi sia piaciuta.
Al
prossimo post, con affetto,
Cris
Fonti:
Wikipedia
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Dear readers,
it is not easy to
explain the movie written (2014 Oscar
for the Best Original Script) and directed by Spike Jonze or try to set it, because it does not only tell a story
but it shows and speaks about emotions, feelings and experiences that everybody
has passed through, is passing and will pass for rest of our time. Theodore Twombly (an extraordinary Joaquin Phoenix) lives in a quite close
future where people are not able to write anymore (his work consists in writing
personal letters for commission) and it is hard for him to relate, to share and
to listen and understand the other and where technology is an efficient
partner. He broke up with his wife Catherine
(Rooney Mara), his partner since
early age and he does not want to sign the divorce documents and so close a
long and important chapter of his life, as this can deprive him of what he felt and lived with her. He has a
best friend, Amy (an always good Amy Adams), married with a so
programmatic man that a computer seems ridiculous. One day Theodore, proved by
loneliness and by the memories of the time passed with Catherine, buys an
operating system provided of an advanced artificial intelligence, OS 1, which to the question “What’s your name?” answers “Samantha” ( Scarlett Johansson’s voice, the Italian version is by a floored but
then more spontaneous Michaela
Ramazzotti). Finally Theodore, who writes someone else’s emotions trying to
listen to find the right words, has someone that is there for him, that listen
to him. This is the beginning of a friendship that will turn into love with all
the consequences that anybody who loved knows. Spike Jonze uses technology not
for criticized man’s contact with it, but as a way to speak to us about basic
topics of human being: loneliness, the necessity to share life with someone,
the need of a relationship based on listening and mutual help. Technology is
only one aspect of how man has lost the awareness that “life is an instant and
I want happiness!” (says Amy Adams), of how he is egoistic because he thinks to
be eternal, and how he lost the capability to be surprised, know, appreciate
and remember with love an ended relationship. Opposite to Samantha, to the
other operating systems OS and to the universe, man is limited but it does not
mean he should be programmed. We have a life, a world and a lot of
possibilities, let’s live with happiness and awareness!
I do not know if I
get the meaning of this movie but I hope you liked my “review” (it is more an
emotion)!
See you in the next
post, with love,
Cris
Sources:
Wikipedia
P.S.
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Traduzione
a cura di: Sara Segalini
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