lunedì 21 marzo 2016

Brooklyn

Locandina - Image from Google Images

Cari lettori,

John Crowley, regista Irlandese noto per aver diretto molte prime a Broadway e per le pellicole “Intermission” , 2003 e “Boy A”, 2007, adatta per il grande schermo l’omonimo romanzo di Colm Tóibín, confezionando un’opera classica e toccante che si è meritata ben tre nomination ai Premi Oscar 2016 (Miglior Film, Miglior attrice protagonista e Miglior sceneggiatura non originale).
Eilis Lacey (una pregnante Saoirse Ronan, come dimenticarla in “Grand Budapest Hotel” di Wes Anderson, 2014) è una giovane e timida ragazza irlandese, orfana di padre che vive con la madre e la sorella Rose; quest’ultima è per lei un punto di riferimento ed è proprio grazie a lei che Eilis riesce a ottenere un visto per partire per l’America dove l’attende già un lavoro e un alloggio.
Così la giovane ragazza comincia un nuovo percorso, cresce, diviene donna e la vita la porrà di fronte a prove e scelte dolorose.
Non c’è trama più antica e semplice di quella presentata in questa pellicola. La semplicità, però, è spesso la chiave principale di un’opera degna di memoria. E in Brooklyn ritroviamo tutta la poesia, le emozioni e la verità che permettono a questo film di meritare non solo gli occhi dello spettatore ma anche il suo cuore.
Grazie alle interpretazioni della Ronan che riconferma il proprio talento e di Emory Cohen (ve lo ricordate in “Come un tuono” di Derek Cianfrance, 2012?) che stupisce per la forza e la naturalezza con cui rende il personaggio reale e irresistibile, Crowley fa centro con questa pellicola dal sapore dolceamaro e dal colore giallo paglierino, come le pagine dei libri di una volta, così consunti, così belli.

3 stelle ½

Cristina

Fonti: Wikipedia



Dear readers,

John Crowley, the Irish director famous for his multiple Broadway premieres and for the movies “Intermission” (2003) and “Boy A” (2007), adapts for the cinema the namesake Colm Tòibìn’s novel, making a classic and touching work which deserves three 2016 Oscars nominees (Best Movie, Best Actress in a leading role and Best Writing-Adapted Screenplay).
Eilis Lacey (a rich Saoirse Ronan, unforgettable in Wes Anderson’s “Gran Budapest Hotel”, 2014) is a young and shy Irish girl, fatherless, who lives with her mom and her sister Rose, Eilis’ landmark. Thanks to Rose, Eilis gets a visa to go to America, where a new job and place are waiting for her.
So this young girl starts a new path, grows up and becomes a woman who will face up difficult and painful choices.
There is no more ancient and easier plot than the one presented in this film. Simplicity is often the right key for an unforgettable work and in Brooklyn we find the poetry, the emotion and the truth that make this movie deserve people’s heart, too.
Thanks to Ronan, who confirms her talent, and Emory Cohen (can you remember him in Derek Cianfrance’s “The Place Beyond the Pines”, 2012?), whose facility in making his character real and compelling is astonishing, Crowley pinpoints with this bittersweet film, straw-coloured as an old, shabby but beautiful book.


3 ½ stars

Cristina



Sources: Wikipedia

Traduzione a cura di: Sara Segalini





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