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Cari
lettori,
Wes Ball al suo esordio alla regia porta sul
grande schermo il primo romanzo della trilogia di fantascienza scritta da James Dashner, offrendo allo spettatore
una storia nuova e coinvolgente sullo sfondo (già noto e riproposto
specialmente negli ultimi anni con molti film per adolescenti come la serie di
“Hunger
Games” e, recentemente, “The Giver”) di un futuro distopico.
Thomas (Dylan
O’Brien che ricordo nella serie tv “Teen
Wolf”), un adolescente, viene catapultato nella radura, centro
verdeggiante di una struttura prigione chiamata “il labirinto”. Gli altri
ragazzi (tutti giovani e privi di qualsivoglia ricordo a parte il loro nome)
spiegano a Thomas le regole della comunità, regole che servono tutte a un obiettivo:
unire le forze per trovare una via d’uscita dal labirinto.
Ball
riesce a coinvolgere direttamente lo spettatore, iniziando il film senza
preamboli o introduzioni, portando subito all’attenzione lo shock subito dal
protagonista e l’assurda realtà in cui si ritrova insieme agli altri ragazzi.
Interessante è senza dubbio la sola (o quasi) presenza maschile e il desiderio
di libertà dei personaggi, una libertà fine a se stessa in quanto cosa ci sia
all’esterno del labirinto è puro mistero.
In
una società come la nostra in cui crescere è diventato competizione pura e
senza ragioni con la contraria presunzione di eguaglianza, questa storia offre
una svolta e una possibilità diversa per i giovani spettatori (vedi anche il
citato “The Giver”) e regala una suspense
niente male (mentre in “Hunger Games”
il seguito è palese e ingiustificato, per chi ha amato questa storia consiglio
di leggere “Battle Royale” di Katami,
libro best-seller in Giappone da cui la storia della Collins è, a mio parere, spudoratamente copiata seppur posta su uno
sfondo diverso e rinverdita con la presenza di qualche differenza) che fa
venire voglia di vedere (o di leggere) cosa accade dopo.
3
stelle
Cristina
Tenca
Fonti:
Wikipedia
Wes Ball, with its first ever movie, debuts with the first novel from the James Dashner's trilogy, giving the
audience a new and captivating plot, set in a dystopian future (well-known and
more and more common nowadays, especially in the past few years, with a lot of
teen movies like the “Hunger Games” series and, more
recently, “The Giver”). The young Thomas
(Dylan O’Brien, which we have all
seen in the tv series “Teen Wolf”), is thrown into the
"glade", the center of a giant, green prison-structure called
"the Maze". The other guys (all really young and without any memory
apart from their name), inform Thomas about the community rules, which have
only one goal: join everybody's strenghts in order to find a way out of the
maze. Ball is able to involve the viewer, starting the movie without any
preface or introduction, impressing the audience immediately, thanks to the
protagonist's shock and the weird reality all the guys are in. What I found
particularly interesting is that there are (almost) only male characters, and I
really liked their desire of freedom; a kind of freedom that's an and in itself,
since they don't know what's outside of the maze. While in our society we see
growth as pure and senseless competition, aimed at an opposite equalty, this
story offers the young viewers a turn and a change for the better (see the
quoted “The Giver”), and has a pretty good suspence (while in “Hunger Games”
the sequel is obvious and unjustified, if you love this movie I'd recommend
reading “Battle Royale” by Katami,
a Japanese best-seller whose story - in my opinion - was clearly duplicated by Collins, even if with some different
details). This movie definitely makes you want to know more, and watch (or
read) what happens next.
3 stars
Cristina Tenca
Sources: Wikipedia
Traduzione a cura di: Giulia Macciò
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