venerdì 23 novembre 2012

Mare Dentro + Million Dollar Baby

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Cari lettori,

questa settimana per la sezione recensioni, vi propongo una cosa un po’ particolare.
Voglio consigliarvi 2film, entrambi meravigliosi, dello stesso anno (2004) e che trattano, seppure da un’ottica diversa, lo stesso tema: l’Eutanasia.
Entrambi sono stati molto acclamati, uno più dell’altro ma quello che conta è che sono un esempio, a pari grado, di grande Cinema, di vero Cinema.
“Mare Dentro” di Alejandro Amenàbar e “Million Dollar Baby” di Clint Eastwood.
Come mio solito, non voglio raccontarvi la trama; inoltre il tema che entrambi affrontano è talmente delicato che preferisco non pronunciarmi a riguardo.
Ho deciso di scrivervi solo due pensieri personali, che vengono dal cuore, uno per ogni pellicola.
Qualche informazione “tecnica”, invece, ve la do. “Mare Dentro” è tratto da una storia vera e racconta la vicenda di Ramòn Sampedro (interpretato da Javier Bardem), rimasto tetraplegico dopo un grave incidente (si tuffò in mare in un punto dove l’acqua era molto bassa e l’impatto gli provocò la rottura del collo); “Million Dollar Baby” è ispirato dai racconti di F. X. Toole e racconta la storia di Frankie (Clint Eastwood), ottimo ma anziano e disilluso allenatore di boxe e di Maggie (Hilary Swank), non più giovanissima ragazza che sogna di diventare campionessa di boxe e, soprattutto, desidera trovare affetto e un’occasione, la sua occasione.
Le pellicole sono state le protagoniste di numerosi Festival del Cinema e degli Oscar, vincendo numerosi e meritatissimi premi; vi cito i 4 premi Oscar di “Million Dollar Baby”, su 7 Nomination nel 2005 (Miglior film, Miglior regia, Migliore attrice protagonista e Miglior attore non protagonista a un indimenticabile Morgan Freeman per il ruolo del Sig. Scrap, ex pugile); 5 Nomination ai Golden Globe del 2005 tra cui uno vinto da Hilary Swank come Miglior attrice protagonista; per “Mare Dentro”, vi cito l’Oscar 2005 come miglior film Straniero, il Leone d’argento (Gran premio della giuria) a Venezia, nella 61° edizione del Festival, insieme alla Coppa Volpi come miglior attore al bravissimo Javier Bardem; 14 premi Goya e, fra gli altri, anche il Golden Globe 2005 per Miglior film straniero.
Adesso, i miei pensieri…

“Mare Dentro”: La storia di un UOMO che ha fatto una scelta e che si trova a dover chiedere il Diritto a compiere quella stessa scelta; un uomo forte che ha saputo assaporare la vita fino in fondo, saggio, che fino alla fine si è mostrato libero; Si sostiene che la Vita non è nostra, non ci appartiene. Io mi chiedo: Chi ci ha dato la Vita ci ha sempre lasciato liberi di SCEGLIERE poiché la Vita stessa è una SCELTA. Se non fossimo liberi di scegliere, perché mai darci un dono che è fatto di scelte, continue, quotidiane, piccole e grandi, dal Principio, alla Fine? Noi scegliamo ogni giorno ma sappiamo che, qualunque sia la nostra decisione, Chi ci ha dato la Vita, è vicino a noi. Sempre.

“Million Dollar Baby”: uno dei miei film preferiti, forse perché la protagonista è una donna, debole e desiderosa di affetto, di comprensione ma determinata ad avere dalla Vita ciò che ogni persona Vera si meriterebbe: un’Occasione.
Due persone la aiutano a raggiungere il suo scopo, entrambe danno e ricevono; viene così tra loro a formarsi un triangolo smussato alla base e capovolto, a forma di cuore.
E’ il cuore che da anima alla storia, la sviluppa e le pone una Fine non facile ma giusta.
Importantissima, centrale, essenziale per Me è la frase che Scrap (Morgan Freeman) dice a Frankie (Clint Eastwood) per aiutarlo a scegliere; Scrap: “La gente muore ogni giorno Frankie, mentre lucida il pavimento o lava i piatti e sai quale è il loro ultimo pensiero? Non ho mai avuto un’Occasione. Invece grazie a te Maggie l’ha avuta, e se morisse oggi sai quale sarebbe il suo ultimo pensiero? “Ho avuto l’occasione che volevo”. Morirei in Pace se fossi in lei”.

Ai miei lettori dico: non subiamo la vita, viviamola ogni giorno, in modo da non avere rimpianti alla Fine, in qualunque momento essa giunga.
Ecco un aforisma a cui tengo molto, che ribadisce in tono ironico il medesimo concetto che ho appena esposto: “L’unica certezza della Vita è che, prima o poi, arriva la Sig.ra alta e scura munita di falce…fate in modo di avere qualcosa di figo da raccontarle”.

Spero questo post vi sia piaciuto; per me è stato molto importante scriverlo. Vi mando un abbraccio e al prossimo post,

Cris

Fonti: Wikipedia

P.S. Vi consiglio anche il bellissimo film del 2011 “Intouchables” (“Quasi amici”), ispirato alla storia vera di Philippe Pozzo di Borgo, tetraplegico e del suo amico (e aiutante) Yasmin Abdel Sellou; la storia è diversa rispetto alle precedenti ma bellissima; perché, ciò che conta (ma penso che ormai l’abbiate capito) è la Scelta.

 Dear readers,

For this week's review, I want to do something unique. I want to recommend you two movies, both amazing, published in 2004, and about the same subject (even if from different points of view): Euthanasia. 
They are both really popular, one more than the other, but what really matters is that they belong to real Cinema.
“Mar Adentro” by Alejandro Amenàbar and “Million Dollar Baby” by Clint Eastwood.
As usual, I'm not going to tell you the plot; and the subject is so delicate i'd rather not share my opinion. I decided to only write two personal thoughts, that come from my heart, one for each movie.
But I want to give you a couple of technical details as well. 

"Mar Adentro" is inspired by a true story, and is about Ramòn Sampedro (played by Javier Bardem), now quadriplegic after a serious accident (he dived into the sea where the water was really low, breaking his neck). “Million Dollar Baby” is inspired from F. X. Toole's novels about Frankie (Clint Eastwood), a boxe trainer that's great but old and  disillusioned at the same time, and Maggie (Hilary Swank), a not-so-young girl that dreams of becoming a boxe champion, and wants to find love and chances, her chances. 
These movies took part into many Cinema Festivals and Oscars, winning a lot of awards, all well-deserved. In 2005, “Million Dollar Baby” won 4 out of the 7 Oscars they had been nominated for (Best Movie, Best Director, Best Actress and Best Supporting Actor for Morgan Freeman in the role of Mr. Scrap, former boxer); then 5 nominations at the 2005 Golden Globes (one won by Hilary Swank for Best Actress). “Mar Adentro” won an Oscar in 2005 for Best Foreign Movie, the Leone d’argento (Gran premio della giuria) during the 61° edition of the Venice Film Festival, and the Coppa Volpi for Best Actor to the amazing Javier Bardem; 14 Goya awards and even a Golden Globe in 2005 for Best Foreign Movie.
And now, what I think about them...

"Mar Adentro": the story of a MAN that made a choice and now wants to be able to do what he wants. A strong, wise man that lived his life 100%, and has always been free. People say life isn't ours, it doesn't belong to ourselves. But I'm asking myself: Who gave us our lives gave us the opportunity to CHOOSE, because our life itself is a CHOICE.  If we weren't able to choose, why giving us something that's made of little and big everyday choices, from the Beginning until the End? We take decisions everyday, but we always know that, whichever decision we will take, Who gave us our Lives will always be by our side. Always. 

“Million Dollar Baby”: it's one of my favourite movies, maybe because the main character is a weak woman, looking for love and sympathy, but willing to get a Chance from life - like everyone deserves. 
Two people will help her reach her goal, and they both give and get something. So they create a triangle that's upside down, a heart-shaped one. It's the heart that gives a meaning to the story, that develops it and makes it end, in a right but not easy way. 
I think this quote Scarp (Morgan Freeman) says to Frankie (Clint Eastwood) is really important, almost essential: "Frankie, people die everyday, while polishing the floor or doing the dishes. And you know what their last though is? I've never had a Chance. But you helped Maggie get one, and if she died today, do you know what her last thought would be? "I had the chance I wanted". If I were her, I would die happily".

I tell you this, dear readers: don't let life live yourselves, we need to live it day by day, so that, at the end - whenever it will be -, we won't have any regrets. Here's an my aphorism I really like. It is still about the concept I just mentioned. "The only sure thing in life is that, sooner or later, the tall and black lady with a sickle will come...make sure you have something cool to tell her".

I hope you liked this post; it's a really meaningful one for me. See you in the next one. Hugs,

Cris

P.S. I recommend to you also a 2011 movie, “Intouchables”, inspired from the true story of Philippe Pozzo di Borgo, a quadriplegic man, and his friend Yasmin Abdel Sellou. Their story is different from the previous ones, but it's beautiful. Because all that matters is - I'm sure you got it - Choice.

Sources: Wikipedia

Traduzione a cura di Giulia Macciò


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