Image from Google Images |
Cari lettori,
questa settimana per la sezione recensioni,
vi propongo una cosa un po’ particolare.
Voglio consigliarvi 2film, entrambi
meravigliosi, dello stesso anno (2004) e che trattano, seppure da un’ottica
diversa, lo stesso tema: l’Eutanasia.
Entrambi sono stati molto acclamati, uno più
dell’altro ma quello che conta è che sono un esempio, a pari grado, di grande
Cinema, di vero Cinema.
“Mare Dentro” di Alejandro Amenàbar e
“Million Dollar Baby” di Clint Eastwood.
Come mio solito, non voglio raccontarvi la
trama; inoltre il tema che entrambi affrontano è talmente delicato che
preferisco non pronunciarmi a riguardo.
Ho deciso di scrivervi solo due pensieri
personali, che vengono dal cuore, uno per ogni pellicola.
Qualche informazione “tecnica”, invece, ve
la do. “Mare Dentro” è tratto da una storia vera e racconta la vicenda di Ramòn
Sampedro (interpretato da Javier Bardem), rimasto tetraplegico dopo un grave
incidente (si tuffò in mare in un punto dove l’acqua era molto bassa e
l’impatto gli provocò la rottura del collo); “Million Dollar Baby” è ispirato
dai racconti di F. X. Toole e racconta la storia di Frankie (Clint Eastwood),
ottimo ma anziano e disilluso allenatore di boxe e di Maggie (Hilary Swank),
non più giovanissima ragazza che sogna di diventare campionessa di boxe e,
soprattutto, desidera trovare affetto e un’occasione, la sua occasione.
Le pellicole sono state le protagoniste di
numerosi Festival del Cinema e degli Oscar, vincendo numerosi e meritatissimi
premi; vi cito i 4 premi Oscar di “Million Dollar Baby”, su 7 Nomination nel
2005 (Miglior film, Miglior regia, Migliore attrice protagonista e Miglior
attore non protagonista a un indimenticabile Morgan Freeman per il ruolo del
Sig. Scrap, ex pugile); 5 Nomination ai Golden Globe del 2005 tra cui uno vinto
da Hilary Swank come Miglior attrice protagonista; per “Mare Dentro”, vi cito
l’Oscar 2005 come miglior film Straniero, il Leone d’argento (Gran premio della
giuria) a Venezia, nella 61° edizione del Festival, insieme alla Coppa Volpi
come miglior attore al bravissimo Javier Bardem; 14 premi Goya e, fra gli
altri, anche il Golden Globe 2005 per Miglior film straniero.
Adesso, i miei pensieri…
“Mare Dentro”: La storia di un UOMO che ha
fatto una scelta e che si trova a dover chiedere il Diritto a compiere quella
stessa scelta; un uomo forte che ha saputo assaporare la vita fino in fondo,
saggio, che fino alla fine si è mostrato libero; Si sostiene che la Vita non è
nostra, non ci appartiene. Io mi chiedo: Chi ci ha dato la Vita ci ha sempre
lasciato liberi di SCEGLIERE poiché la Vita stessa è una SCELTA. Se non fossimo
liberi di scegliere, perché mai darci un dono che è fatto di scelte, continue,
quotidiane, piccole e grandi, dal Principio, alla Fine? Noi scegliamo ogni
giorno ma sappiamo che, qualunque sia la nostra decisione, Chi ci ha dato la
Vita, è vicino a noi. Sempre.
“Million Dollar Baby”: uno dei miei film
preferiti, forse perché la protagonista è una donna, debole e desiderosa di
affetto, di comprensione ma determinata ad avere dalla Vita ciò che ogni
persona Vera si meriterebbe: un’Occasione.
Due persone la aiutano a raggiungere il suo
scopo, entrambe danno e ricevono; viene così tra loro a formarsi un triangolo
smussato alla base e capovolto, a forma di cuore.
E’ il cuore che da anima alla storia, la
sviluppa e le pone una Fine non facile ma giusta.
Importantissima, centrale, essenziale per Me
è la frase che Scrap (Morgan Freeman) dice a Frankie (Clint Eastwood) per
aiutarlo a scegliere; Scrap: “La gente muore ogni giorno Frankie, mentre lucida
il pavimento o lava i piatti e sai quale è il loro ultimo pensiero? Non ho mai
avuto un’Occasione. Invece grazie a te Maggie l’ha avuta, e se morisse oggi sai
quale sarebbe il suo ultimo pensiero? “Ho avuto l’occasione che volevo”.
Morirei in Pace se fossi in lei”.
Ai miei lettori dico: non subiamo la vita,
viviamola ogni giorno, in modo da non avere rimpianti alla Fine, in qualunque
momento essa giunga.
Ecco un aforisma a cui tengo molto, che
ribadisce in tono ironico il medesimo concetto che ho appena esposto: “L’unica
certezza della Vita è che, prima o poi, arriva la Sig.ra alta e scura munita di
falce…fate in modo di avere qualcosa di figo da raccontarle”.
Spero questo post vi sia piaciuto; per me è
stato molto importante scriverlo. Vi mando un abbraccio e al prossimo post,
Cris
Fonti: Wikipedia
P.S. Vi consiglio anche il bellissimo film
del 2011 “Intouchables” (“Quasi amici”), ispirato alla storia vera di Philippe
Pozzo di Borgo, tetraplegico e del suo amico (e aiutante) Yasmin Abdel Sellou;
la storia è diversa rispetto alle precedenti ma bellissima; perché, ciò che
conta (ma penso che ormai l’abbiate capito) è la Scelta.
Dear
readers,
For this
week's review, I want to do something unique. I want to recommend you two
movies, both amazing, published in 2004, and about the same subject (even if
from different points of view): Euthanasia.
They are
both really popular, one more than the other, but what really matters is that
they belong to real Cinema.
“Mar
Adentro” by Alejandro Amenàbar and “Million Dollar Baby” by Clint Eastwood.
As usual,
I'm not going to tell you the plot; and the subject is so delicate i'd rather
not share my opinion. I decided to only write two personal thoughts, that come
from my heart, one for each movie.
But I
want to give you a couple of technical details as well.
"Mar
Adentro" is inspired by a true story, and is about Ramòn Sampedro (played
by Javier Bardem), now quadriplegic after a serious accident (he dived into the
sea where the water was really low, breaking his neck). “Million Dollar Baby”
is inspired from F. X. Toole's novels about Frankie (Clint Eastwood), a boxe
trainer that's great but old and
disillusioned at the same time, and Maggie (Hilary Swank), a
not-so-young girl that dreams of becoming a boxe champion, and wants to find
love and chances, her chances.
These
movies took part into many Cinema Festivals and Oscars, winning a lot of
awards, all well-deserved. In 2005, “Million Dollar Baby” won 4 out of the 7
Oscars they had been nominated for (Best Movie, Best Director, Best Actress and
Best Supporting Actor for Morgan Freeman in the role of Mr. Scrap, former
boxer); then 5 nominations at the 2005 Golden Globes (one won by Hilary Swank
for Best Actress). “Mar Adentro” won an Oscar in 2005 for Best Foreign Movie,
the Leone d’argento (Gran premio della giuria) during the 61° edition of the
Venice Film Festival, and the Coppa Volpi for Best Actor to the amazing Javier
Bardem; 14 Goya awards and even a Golden Globe in 2005 for Best Foreign Movie.
And now,
what I think about them...
"Mar
Adentro": the story of a MAN that made a choice and now wants to be able
to do what he wants. A strong, wise man that lived his life 100%, and has
always been free. People say life isn't ours, it doesn't belong to ourselves.
But I'm asking myself: Who gave us our lives gave us the opportunity to CHOOSE,
because our life itself is a CHOICE. If
we weren't able to choose, why giving us something that's made of little and
big everyday choices, from the Beginning until the End? We take decisions
everyday, but we always know that, whichever decision we will take, Who gave us
our Lives will always be by our side. Always.
“Million
Dollar Baby”: it's one of my favourite movies, maybe because the main character
is a weak woman, looking for love and sympathy, but willing to get a Chance
from life - like everyone deserves.
Two
people will help her reach her goal, and they both give and get something. So
they create a triangle that's upside down, a heart-shaped one. It's the heart
that gives a meaning to the story, that develops it and makes it end, in a
right but not easy way.
I think
this quote Scarp (Morgan Freeman) says to Frankie (Clint Eastwood) is really
important, almost essential: "Frankie, people die everyday, while
polishing the floor or doing the dishes. And you know what their last though
is? I've never had a Chance. But you helped Maggie get one, and if she died
today, do you know what her last thought would be? "I had the chance I
wanted". If I were her, I would die happily".
I tell
you this, dear readers: don't let life live yourselves, we need to live it day
by day, so that, at the end - whenever it will be -, we won't have any regrets.
Here's an my aphorism I really like. It is still about the concept I just
mentioned. "The only sure thing in life is that, sooner or later, the tall
and black lady with a sickle will come...make sure you have something cool to
tell her".
I hope
you liked this post; it's a really meaningful one for me. See you in the next one. Hugs,
Cris
P.S. I
recommend to you also a 2011 movie, “Intouchables”, inspired from the true
story of Philippe Pozzo di Borgo, a quadriplegic man, and his friend Yasmin
Abdel Sellou. Their story is different from the previous ones, but it's
beautiful. Because all that matters is - I'm sure you got it - Choice.
Sources: Wikipedia
Traduzione a cura di Giulia Macciò
Image from Google Images |
Nessun commento:
Posta un commento