domenica 30 novembre 2014

Trash

Locandina - Image from Google Images

Cari lettori,

Stephen Daldry (regista, tra gli altri, di “Billy Elliot”, 2000) porta sul grande schermo l’omonimo romanzo per ragazzi scritto da Andy Mulligan (2010) regalando allo spettatore una favola importante e difficile da scordare, una storia di giustizia e di curiosità, di amicizia e di fede con protagonisti gli esseri umani più coraggiosi e trasparenti: i bambini.

Rio de Janeiro, una favela e una discarica a cielo aperto sono il paesaggio in cui scorrono le vite di Raphael, Gardo e Rato, tre ragazzini di 14 anni. Un giorno Raphael ritrova un portafogli dal contenuto compromettente, l’inizio di un’avventura ai confini del credibile e del pensabile, l’inizio di una rivoluzione fatta dai piccoli per i grandi.
Daldry, grazie alla sceneggiatura di Richard Curtis (tra gli altri “War Horse”, 2011), alla fotografia di Adriano Goldman, alle musiche di Antonio Pinto e ai tre piccoli attori presi in loco (vi ricordate quando i nostri film del neorealismo erano creati così?), confeziona una piccola perla piena di entusiasmo, creando una trama con temi sociali e politici di rilievo che vengono però visti dal punto di vista dei giovani protagonisti, indomiti e ricchi di energia, per i quali la paura è adagiarsi nella propria condizione senza pensare di poter cambiare le cose, per i quali, grazie allo spirito fanciullesco, ogni impresa, anche la più ardua, è possibile.
Sulla scia del pluripremiato “The Millionaire”, 2008 del sempre inglese Danny Boyle, “Trash” è una pellicola che sfrutta a pieno la capacità visiva dell’arte cinematografica e naturalmente racconta, con spettacolo, follia e distaccamento dalla crudele realtà, una storia ardua ma possibile, di sicuro indimenticabile.

4 stelle

Cristina Tenca


Fonti: Wikipedia


Dear Readers,

Stephen Daldry (“Billy Elliot”, 2000) brings to the big screen the teen romance of the same name written by Andy Mulligan (2010), giving to the viewer an important fairy tale, quite impossible to forget, a story of justice and curiosity, friendship and faith of which protagonists are the bravest and most candid human being: children.
Rio de Janeiro, landscapes are a favela and an open-work dump, in which Raphael, Gardo and Rato, three 14 years old boys, are growing up. One day Raphael found a compromising contents wallet which signs the beginning of an incredible adventure, the start of a revolution for all ages.
Daldry, thanks to Richard Curtis’ script (“War Horse”, 2011), Adriano Goldman’s photography, Antonio Pinto’s soundtracks and to the three little rented actors (do you remember when our neo-realism films were created that way?), makes an enthusiastic little gem creating a social and political plot seen by the children point of view. They are full of energy and scared of not being able to change things and, thanks to their young age, they think that everything, even the most difficult endeavour, is possible.
In the wake of the multiple-awarded “The Millionaire” (2008) by the English Danny Boyle, “Trash” is a movie that best uses the visual ability of movie art and tells with exhibition, insanity and detachment from the cruel reality, a strenuous but possible story, certainly unforgettable.

4 stars

Cristina Tenca

Sources: Wikipedia


Traduzione a cura di: Sara Segalini

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