giovedì 28 agosto 2014

Out of the Furnace

Locandina - Image from Google Images
Cari lettori,

Scott Cooper (“Crazy Heart”, 2009) fa della sua seconda opera una perla rara, unica, una pellicola da ammirare e ricordare con una cast di livello e una storia di vita, di fratellanza, di croci e di giustizia sullo sfondo di un’America moderna ma sempre dannatamente cieca e abietta.


Russel Baze (un’incredibile Christian Bale) vive in un paesino desolato e senza prospettive in cui il famoso “sogno americano” per una vita migliore offre solo un’acciaieria per lavorare o la dura scelta di arruolarsi per combattere una guerra futile e ingiustificata. Lui ha scelto la prima via come suo padre mentre il fratello, Rodney (un azzeccato Casey Affleck) è reduce dall’Iraq di cui si è portato dietro ogni atrocità e dolore che sfoga in combattimenti clandestini a mani nudi per conto di un criminale di zona a suo modo etico, John Petty (un pregnante Willem Dafoe). La vita dei due fratelli sarà segnata da numerose prove di cui la più dura è l’incontro con DeGroat (un capace Woody Harrelson), un uomo totalmente amorale.
Cooper dipinge in un paesaggio malinconico e ricco di intima bellezza una storia famigliare, personale ambientandola in un contesto sociale che ammutolisce lo spettatore per la mancanza di buon senso; Russel affronta la sua vita come viene, portando in cima ogni croce che gli è stata riservata, è un giovane e moderno Gesù, figlio e fratello, lavoratore e amante che cammina ogni giorno seguendo la propria via.
Fra i produttori del film troviamo anche Leonardo DiCaprio e i fratelli Ridley e (purtroppo defunto) Tony Scott mentre Cooper ne ha curato soggetto, sceneggiatura (insieme a Brad Ingelsby) e regia, una regia attenta che ha dato vita a scene uniche (accompagnate dalle bellissima colonna sonora, specialmente la traccia dei Pearl JamRelease”) e a un’ultima sequenza da ricordare.
Il titolo italiano “Il fuoco della vendetta” è totalmente travisante: Russel non cerca affatto la vendetta ma la giustizia, una giustizia vera, fredda, lontana dal fuoco, appena sporcata di sangue, una giustizia etica, divina.

4 stelle

Cristina Tenca

Fonti: Wikipedia



Dear readers,

Scott Cooper (“Crazy Heart”, 2009) creates with his second work a rare and unique gem, something everybody is going to admire and remember. A great cast tells us about life, brotherhood, crosses and justice, all set in a modern but always damn blind and poor America.
Russel Baze (an incredible Christian Bale) lives in a small and desolated town without any future expectations, where the “American dream” of a better life only offers a steelworks as job or the hard choice of enlist and fight a meaningless and unjustified war. He chose the first one like his father did, while his brother Rodney (an exactly-right Casey Affleck) is an Iraq survivor, from where he carried home every sort of atrocity and pain that bring him to back-alley fights on behalf of John Petty (an emphatic William Dafoe), a local criminal with a personal sense of ethics. The life of the two brothers will be marked by numerous tests and meeting the completely amoral DeGroat (a capable Woody Harrelson) is the hardest one.
Cooper draws a personal family tale into a gloomy landscape full of deep beauty, setting it into a social contest so empty of balance to let the viewer speechless; Russel faces up the life as it comes, bringing every assigned cross to the top. He is a young and modern Jesus, son and brother, worker and lover, who walks the path every day.
Among the producers we can find Leonardo Di Caprio, the Ridley brothers and (unfortunately dead) Tony Scott, while Cooper took care of subject, screenplay (together with Brad Inglesby) and direction, a careful one that gave birth to unique scenes (matched with wonderful soundtracks, above all Pearl Jam’s “Release”) and to a last remarkable sequence.
The Italian title “Il fuoco della vendetta” (the fire of revenge) is totally wrong: Russel is not looking for revenge but for justice, a true and cold justice, far away from fire and a little bit bloody, an ethic, celestial justice.

4 Stars.

Cristina Tenca.


Sources: Wikipedia

Traduzione a cura di: Sara Segalini

Nessun commento:

Posta un commento