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Cari lettori,
per questo post
vi presento l’esordio alla regia di RZA, bravissimo rapper e produttore
discografico che tenta di affacciarsi al mondo di Hollywood, grazie anche
all’aiuto del mitico Tarantino che
sostiene la sua pellicola con il progetto “Quentin
Tarantino presenta”.
Ambientata nella
Cina feudale, la storia narra del fabbro Blacksmith (interpretato dallo
stesso RZA) che a Jungle Village forgia
armi per i vari clan criminali e lavora duramente per liberare la sua
bellissima amata, Lady Silk (Jamie Chung), dal bordello in cui
lavora, The Pink Blossom, diretto
dalla astuta quanto affascinante Madame
Blossom (Lucy Liu).
Vari clan e
singoli personaggi si ritroveranno a combattere per dettare giustizia in un
paese dominato dalla sete di potere; tra i buoni ritroviamo oltre a Blacksmith,
Jack Knife (Russell Crowe), uno straniero cowboy con un conto in sospeso con Poison Dagger (interpretato
dall’italiano Francesco Bulckaen) e Zen Yi/X -Blade (Rick Yune), figlio del defunto e buono Gold Lion, tradito dal suo figliastro e luogotenente Silver Lion (Byron Mann).
Come mio solito,
non voglio raccontarvi troppo la trama anche perché, diciamolo pure, c’è molto
poco da raccontare. RZA presenta una serie davvero corposa di personaggi, non supportati da sufficiente descrizione per essere apprezzati dallo
spettatore che è invece travolto da un
mix di scene di lotta tanto spettacolari quanto improbabili e da continui (direi
anche troppi) riferimenti alle pellicole di Tarantino.
L’inizio è
interessante, l’evoluzione regge ma il finale è davvero troppo costruito per
dare un consenso positivo al film, inteso come buon cinema.
Quello che non
mi è piaciuto è che è un vero pot pourri di omaggi a vari generi cinematografici:
blaxploitation (c’è anche la mitica Pam Grier, protagonista del film “Jackie Brown” dello stesso Tarantino), kung fu dell’era Shaw Brothers (ritroviamo anche il bravissimo Gordon Liu, presente anche in “Kill Bill”) e splatter; omaggio che però è “gettato” allo spettatore come un
flusso di parole scoordinate e gettonate che mirano a creare un grande effetto
che, però, manca.
In tutta
sincerità, quello che non mi è piaciuto è la confusione presente; Tarantino sì
“presenta” ma insegna anche che “ordine
e metodo” (il motto preferito da Hercule
Poirot) è un criterio fondamentale per creare un’opera di vero Cinema
(avete mai visto una sua pellicola che lasci confuso o incerto lo
spettattore?!) e che le citazioni e le “autocitazioni” sono un marchio di fabbrica
dello stesso Tarantino, ben difficile da riprodurre senza sembrare “copioni”.
A parte questo,
ammetto che il film è molto divertente, è puro intrattenimento che penso non
pretenda di essere considerato una perla; il primo passo di un neo regista che
di sicuro ha la testa piena zeppa di passioni e che, con un po’ di ordine
mentale e rifacendosi più a se stesso, potrà riuscire a creare qualcosa di
proprio, di sicuro maggior valore.
Una nota di
merito al bravo Byron Mann (conciato
un po’ come il leader dei Tokyo Hotel per l’acconciatura) e a Russell Crowe che non avevo mai visto
così easy e funny in una pellicola…in particolar modo nella scena con “Crazy
Hippo”.
Insomma, caro
RZA, ci hai fatto divertire con questo film e, alla fine, cosa conta più di un sorriso
almeno al “primo appuntamento”?
Grazie anche a
Quentin Tarantino e al suo progetto “Quentin Tarantino presenta”, nato proprio
per dar voce a neo o piccole produzioni (tra gli altri, ricordiamo anche “Hostel” di Eli Roth che ha contribuito anche alla sceneggiatura della
pellicola di RZA).
2stelleper questo movie.
A presto cari
lettori, con affetto,
Cris
Fonti: Wikipedia, MyMovies
P.S. Potete
mettervi come lettori fissi al mio blog accedendo con un account Google nel
riquadro in alto a destra…grazie!
Dear readers,
for this post I am going to talk about the first movie from RZA, a great rapper and record producer who tries to get into the
Hollywood world, thanks to the great Tarantino’s
help, who supports the movie with his project “Quentin Tarantino presents”.
Set into a feudal
China, this story is about Blacksmith
(played by the same RZA) who lives in Jungle
Village and forges weapons for the various criminal clans, working hard to
free his beautiful lover, Lady Silk(Jamie Chung), from the brothel where
she works, The Pink Blossom
(directed by the smart but charming Madame
Blossom, played by Lucy Liu).
Different clans and characters will end up fighting to
dictate justice in a country dominated by the lust of power. Among the good
ones, besides from Blacksmith, we find Jack
Knife (RussellCrowe), a foreign cowboy
with still a score to settle with Poison
Dagger (played by the Italian actor Francesco
Bulckaen) and Zen Yi/X -Blade (Rick Yune), son of the good and dead Gold Lion, betrayed by his stepson and
lieutenant Silver Lion (Byron Mann).
As usual, I don’t want to tell you all about the plot,
also because – let’s be honest – that’s not much to talk about anyway. RZA
presents a too dense series of characters which are not supported by a
sufficient description so that the viewers can totally appreciate them.
Instead, he is overwhelmed by a mix of fighting scenes (which are too
spectacular to be real) and endless (they are too many!) references to
Tarantino’s movies. The beginning is stressful, the development holds well but
the end is clearly built to make people like the movie.
What I like is that this movie is a legit “potpourri”
of tributes to different genres: blaxploitation
(there is also the amazing Pam Grier,
protagonist of Tarantino’s “Jackie Brown”)
kung fu from the Shaw Brothers’ era
(we also find the great Gordon Liu, who
had a role in “Kill Bill” as well) and
splatter. But this tribute is
“thrown” to the viewers like a stream of uncoordinated and popular words who
want to be exceptional, but are not.
Honestly, what I didn’t like is the confusion: it’s
true that Tarantino “presents”, but he also teaches us that “order and method” (Hercule Poirot’s favorite
motto) is a fundamental criterion to create a real cinematographic work (have
you ever seen a movie that leaves the viewers confused or unsure?!), and also
that quotes and “self-referred quotes” are a Tarantino’s mark of factory – so
hard to reproduce without looking like a “copycat”.
Besides from all of this, I have to admit that this
movie is really funny. It’s pure entertainment, and I think you’re not supposed
to take it seriously. The first step of a brand new director which I’m sure has
a head full of passion; and with a little bit of mental order and not so many
quotes, he will be able to create something unique, something more valuable.
I have to mention the great Byron Mann (who looks like the singer from Tokyo Hotel because of
his hair) and Russell Crowe, who
never looked so easy and funny in a movie before…especially during the scene
with “Crazy Hippo”.
So, dear RZA: you made us laugh with your movie. And
in the end, what matters more than a smile at the “first date”?
A big thanks also to Quentin Tarantino and his project
“Quentin Tarantino presents”, born to help new or small production (like “Hostel” by Eli Roth, who helped RZA with the screenplay).
2stars for this movie.
See you soon, dear readers. Love,
Cris
Traduzione a cura di: Giulia Macciò
Sources: Wikipedia,
MyMovies
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