venerdì 17 maggio 2013

L'uomo con i pugni di ferro

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Cari lettori,

per questo post vi presento l’esordio alla regia di RZA, bravissimo rapper e produttore discografico che tenta di affacciarsi al mondo di Hollywood, grazie anche all’aiuto del mitico Tarantino che sostiene la sua pellicola con il progetto “Quentin Tarantino presenta”.
Ambientata nella Cina feudale, la storia narra del fabbro Blacksmith (interpretato dallo stesso RZA) che a Jungle Village forgia armi per i vari clan criminali e lavora duramente per liberare la sua bellissima amata, Lady Silk (Jamie Chung), dal bordello in cui lavora, The Pink Blossom, diretto dalla astuta quanto affascinante Madame Blossom (Lucy Liu).

Vari clan e singoli personaggi si ritroveranno a combattere per dettare giustizia in un paese dominato dalla sete di potere; tra i buoni ritroviamo oltre a Blacksmith, Jack Knife (Russell Crowe), uno straniero cowboy con un conto in sospeso con Poison Dagger (interpretato dall’italiano Francesco Bulckaen) e Zen Yi/X -Blade (Rick Yune), figlio del defunto e buono Gold Lion, tradito dal suo figliastro e luogotenente Silver Lion (Byron Mann).
Come mio solito, non voglio raccontarvi troppo la trama anche perché, diciamolo pure, c’è molto poco da raccontare. RZA presenta una serie davvero corposa di personaggi, non supportati da sufficiente descrizione per essere apprezzati dallo spettatore che è  invece travolto da un mix di scene di lotta tanto spettacolari quanto improbabili e da continui (direi anche troppi) riferimenti alle pellicole di Tarantino.
L’inizio è interessante, l’evoluzione regge ma il finale è davvero troppo costruito per dare un consenso positivo al film, inteso come buon cinema.
Quello che non mi è piaciuto è che è un vero pot pourri di omaggi a vari generi cinematografici: blaxploitation (c’è anche la mitica Pam Grier, protagonista del film “Jackie Brown” dello stesso Tarantino), kung fu dell’era Shaw Brothers (ritroviamo anche il bravissimo Gordon Liu, presente anche in “Kill Bill”) e splatter; omaggio che però è “gettato” allo spettatore come un flusso di parole scoordinate e gettonate che mirano a creare un grande effetto che, però, manca.
In tutta sincerità, quello che non mi è piaciuto è la confusione presente; Tarantino sì “presenta” ma insegna anche che “ordine e metodo” (il motto preferito da Hercule Poirot) è un criterio fondamentale per creare un’opera di vero Cinema (avete mai visto una sua pellicola che lasci confuso o incerto lo spettattore?!) e che le citazioni e le “autocitazioni” sono un marchio di fabbrica dello stesso Tarantino, ben difficile da riprodurre senza sembrare “copioni”.
A parte questo, ammetto che il film è molto divertente, è puro intrattenimento che penso non pretenda di essere considerato una perla; il primo passo di un neo regista che di sicuro ha la testa piena zeppa di passioni e che, con un po’ di ordine mentale e rifacendosi più a se stesso, potrà riuscire a creare qualcosa di proprio, di sicuro maggior valore.
Una nota di merito al bravo Byron Mann (conciato un po’ come il leader dei Tokyo Hotel per l’acconciatura) e a Russell Crowe che non avevo mai visto così easy e funny in una pellicola…in particolar modo nella scena con “Crazy Hippo”.
Insomma, caro RZA, ci hai fatto divertire con questo film e, alla fine, cosa conta più di un sorriso almeno al “primo appuntamento”?
Grazie anche a Quentin Tarantino e al suo progetto “Quentin Tarantino presenta”, nato proprio per dar voce a neo o piccole produzioni (tra gli altri, ricordiamo anche “Hostel” di Eli Roth che ha contribuito anche alla sceneggiatura della pellicola di RZA).

2stelleper questo movie.

A presto cari lettori, con affetto,

Cris

Fonti: Wikipedia, MyMovies

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Dear readers,

for this post I am going to talk about the first movie from RZA, a great rapper and record producer who tries to get into the Hollywood world, thanks to the great Tarantino’s help, who supports the movie with his project “Quentin Tarantino presents”.
Set into a feudal China, this story is about Blacksmith (played by the same RZA) who lives in Jungle Village and forges weapons for the various criminal clans, working hard to free his beautiful lover, Lady Silk(Jamie Chung), from the brothel where she works, The Pink Blossom (directed by the smart but charming Madame Blossom, played by Lucy Liu).
Different clans and characters will end up fighting to dictate justice in a country dominated by the lust of power. Among the good ones, besides from Blacksmith, we find Jack Knife (RussellCrowe), a foreign cowboy with still a score to settle with Poison Dagger (played by the Italian actor Francesco Bulckaen) and Zen Yi/X -Blade (Rick Yune), son of the good and dead Gold Lion, betrayed by his stepson and lieutenant Silver Lion (Byron Mann).
As usual, I don’t want to tell you all about the plot, also because – let’s be honest – that’s not much to talk about anyway. RZA presents a too dense series of characters which are not supported by a sufficient description so that the viewers can totally appreciate them. Instead, he is overwhelmed by a mix of fighting scenes (which are too spectacular to be real) and endless (they are too many!) references to Tarantino’s movies. The beginning is stressful, the development holds well but the end is clearly built to make people like the movie.
What I like is that this movie is a legit “potpourri” of tributes to different genres: blaxploitation (there is also the amazing Pam Grier, protagonist of Tarantino’s “Jackie Brown”) kung fu from the Shaw Brothers’ era (we also find the great Gordon Liu, who had a role in “Kill Bill” as well) and splatter. But this tribute is “thrown” to the viewers like a stream of uncoordinated and popular words who want to be exceptional, but are not.
Honestly, what I didn’t like is the confusion: it’s true that Tarantino “presents”, but he also teaches us that  “order and method” (Hercule Poirot’s favorite motto) is a fundamental criterion to create a real cinematographic work (have you ever seen a movie that leaves the viewers confused or unsure?!), and also that quotes and “self-referred quotes” are a Tarantino’s mark of factory – so hard to reproduce without looking like a “copycat”.
Besides from all of this, I have to admit that this movie is really funny. It’s pure entertainment, and I think you’re not supposed to take it seriously. The first step of a brand new director which I’m sure has a head full of passion; and with a little bit of mental order and not so many quotes, he will be able to create something unique, something more valuable.
I have to mention the great Byron Mann (who looks like the singer from Tokyo Hotel because of his hair) and Russell Crowe, who never looked so easy and funny in a movie before…especially during the scene with “Crazy Hippo”.
So, dear RZA: you made us laugh with your movie. And in the end, what matters more than a smile at the “first date”?
A big thanks also to Quentin Tarantino and his project “Quentin Tarantino presents”, born to help new or small production (like “Hostel” by Eli Roth, who helped RZA with the screenplay).

2stars for this movie.

See you soon, dear readers. Love,

Cris

Traduzione a cura di: Giulia Macciò

Sources: Wikipedia, MyMovies

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